L’ex premier Mattero Renzi dedica i primi quindici minuti di trasmissione a spiegare l’importanza del calcio storico per Firenze, assistito da una sequenza di video ed immagini illustrativi.
Renzi racconta di come il calcio, il 17 febbraio del 1530 segnò la storia per Firenze. I fiorentini nonostante fossero sotto assedio decisero di giocare la caratteristica partita di carnevale per dimostrare che loro erano più liberi di chi li stava assediando.
Matteo entra nella chiesa di Santa Croce e racconta la storia di ogni affresco e scultura, evidenziando la sconcertante mancanza di un collegamento con l’esiliato Dante Alighieri all’interno della chiesa.
I racconti storici di Renzi spaziando tra il passato più remoto al più recente. Tra le storie riportate c’è quella dell’alluvione che colpì Firenze per due volte, in anni diversi ma nello stesso giorno. Il 4 novembre. L’alluvione più distruttivo fu quello del 1966. Il politico racconta di come si fece fatica a far capire fuori dalla città della difficoltà che si stava vivendo ma dice anche che una volta compresa, scattò una vera e propria gara di solidarietà.
Non solo sculture ed Affreschi a Firenze ma anche dei bellissimi paesaggi dai quali si possono osservare altri paesaggi in lontananza o alcuni luoghi distintivi della città.
Matteo Renzi varca la porta del museo Galileo e descrive le straordinarie opere che si trova davanti. Tante le reliquie appartenenti alla cultura medicea ma ovviamente ancor di più le opere che hanno caratterizzato la vita e le scoperte del fiorentino, Galileo Galilei.
Ci spostiamo a Santa Maria Novella, quella che nove secoli fa era considerata il centro di Firenze. Matteo Renzi si dirige nel centro storico, all’orto di San Michele, chiamato “Orsanmichele”. Si tratta del primo santuario mariano diventato allo stesso tempo la riserva di grano della città.
Renzi esce da palazzo Strozzi e cammina per via Tornabuoni “la via dello shopping” che proprio lui fece pedonalizzare per valorizzare i palazzi storici.
Il viaggio insieme a Matteo Renzi, finisce dov’era cominciato. A Palazzo Pitti. Il politico ricorda come Firenze sia la città dei grandi navigatori pur non avendo un porto, accesso al mare e avendo solo un piccolo fiume.
Cala il sipario sul programma con le ultime parole di Renzi dette all’interno de suo ufficio di Roma.