Il palinsesto è già in onda da questa mattina e punta a rivitalizzare una radio che ha perso la centralità di cui godeva fino a pochi anni fa.
Seguiamo insieme la conferenza stampa.
Le prime parole sono del Direttore Luca Mazzà, nominato da circa due mesi. Dopo i ringraziamenti di rito, entra nel vivo snocciolando le idee con cui ha ripensato Radio1:”Accentueremo la sua vocazione di rete all news, senza rinunciare all’intrattenimento e buona musica.
Utilizzeremo linguaggi vari, con una narrazione avvolgente e a più voci. Inoltre, diverrà stabile la presenza di un conduttore musicale che renderà più piacevoli ampie porzioni di giornata. Puntiamo al racconto dell’Italia in diretta e concentrandoci sulla qualità, quindi saremo pronti a smontare le scalette dei programmi non appena capiremo che una notizia lo richiede”.
Saranno centrali, continua il Direttore, l’analisi e il commento, grazie alla mobilitazione tempestiva degli opinionisti. Venendo ai singoli programmi, Mazzà illustra quello che sarà il mattino di Radio1. Considerando che per la radio, in special modo per una all news, la mattina corrisponde alla prima serata televisiva.
Il Direttore: “Si arriverà alle 7 dando tutte le notizie della notte, la rassegna tampa, notizie di pubblica utilità e quelle che caratterizzeranno la giornata. Tornerà anche l’oroscopo”.
Poi annuncia, per inciso, il ritrovato di coinvolgimento di Gianmaurizio Foderaro e Dario Salvatori.
Tornando al mattino, allle 7 andrà in onda un Gr lungo, seguito dallo storico “Radio Anch’io”. La novità sarà rappresentata dal giornale delle 8: durerà 3 minuti in più per dare spazio ad approfondimeti o altri contenuti centrali. “Una scelta controcorrente per farla diventare l’ammiraglia dell’informazione di Radio Rai“, rimarca Mazzà. “Vogliamo riportare nel Gr le voci dei protagonisti già dal mattino”.
Prosegue:” Alle 9:30 ascoltremo un nuovo contenitore informativo, “Cento città”, dedicato all’informazione dal territorio e realizzato con le redazioni regionali della TgR.
Altra notizia di giornata è l’arrivo a RadioRai di Gianluca Semprini e Marco Liorni. Il primo torna ad una sua vecchia passione dopo le esperienze poco entusiasmanti dei primi anni in Rai. Per Marco Liorni, invece, si tratta di riprendere confidenza con il microfono dopo gli anni, anche recenti, da speaker nelle radio commerciali. Si dedicherà ad una serie di pillole informative, su argomenti vari, in onda durante la giornata.
Tornando ai programmi, alle 10:30 la mattinata di Radio 1 prevederà “Giorno per Giorno”, attento alle tematiche sociali e di servizio, con attenzione alle categorie dei consumatori e dei risparmiatori, oltre che ai temi riguardanti la salute.
Confermato “Andata e ritorno, viaggio nel paese reale”, mentre dalle 15:30 “Fuori gioco” cambierà nome e diventerà “Radio 1 in viva voce”. Per John Vignola e la sua musica, mezz’ora nella stessa fascia.
Confermatissimo “Un giorno da pecora”, su cui non sono state annunciate novità. Il fine settimana, invece, darà spazio ad un’idea inedita. “Parleremo di mare, dedicheremo “Radio di bordo” alle persone che vivono per il mare e sul mare: ascolteremo collegamenti con marinai, pescatori e tutti coloro che vivono il mare ogni giorno”, dice entusiasta Mazzà.
Ora torna sul Giornale Radio, per spiegarne alcuni cambiamenti nella filosofia di fondo. “Abbiamo lavorato sulla differenziazione delle identità dei singoli Gr. Il Gr2 vedrà eliminati i titoli di testa e al suo posto ci sarà una sintesi del conduttore che enfatizzi il tema centrale dell’edizione. Porteremo anche un linguaggio più colloquiale e pezzi più brevi.
Per il Gr 3, anziché insistere sui servizi culturali, si è decisa una caratterizzazione per temi. L’edizione delle 13:45 sarà un approfondimento delle notizie economiche, mentre quella delle 18: 45 si concentrerà sulle notizie dall’estero”.
Interviene Marco Liorni, appena arrivato nella Sala D di Via Asiago: “La mia sarà una rubrica che proverà a dare maggiore dinamismo. Si chiamerà “Giorno per giorno” e prenderemo tre protagonisti di giornata per raccontare notizie di vario genere”.
Infine, il Direttore Mazzà: “Rimane la concentrazione sui grandi eventi. Non solo quelli canonici come Sanremo o il Giro d’Italia, ma tutti quelli che pensiamo debbano avere risalto, che potranno riguardare, ad esempio, la cultura, i diritti dell’infanzia, la violenza sulle donne e così via….
Programmi come “Italia sotto inchiesta”, “Zapping” e “Tra poco in edicola”, rimarranno punti fermi. Così come lo sport: confermati i programmi cult, con un potenziamento di Radio1 Sport, grazie ai diritti di tutti gli sport più popolari”.
Adesso prende la parola il Direttore di Rai Rai, Roberto Sergio: “Vogliamo rendere più veloce la cosiddetta ‘radio evolution’, concentrandoci sulla tempestività dell’informazione e grazie alla filiera digitale.
Le nuove piattaforme come Raiplay Radio – che sarà implementata e verrà arricchita delle dirette video – diventeranno sempre più importanti. Già ora stiamo provando qualcosa di simile: tramite Radio1 Sport abbiamo provato a far evolvere lo streaming con numeri di tutto rispetto”.
“Spendo una parola sulla DAB Plus, la nuova tecnologia di trasmissione digitale che risolverà alcuni problemi che abbiamo in FM. La copertura è stata già aumentata, interessando tutte le principali città del centro-nord Italia e fino a Salerno. Lavoreremo per estendrci al meglio da Salerno in giù”.
La digitalizzazione passa anche per le attrezzature dei giornalisti. A tal proposito, Sergio annuncia che verranno dati in dotazione ai cronisti nuovi zaini ultratecnologici che permetteranno di spostarsi e di trasmettere con la massima agilità in qualsiasi condizione.
Poi, il Direttore parla degli studi: “Abbiamo 40 studi sul territorio italiano e abbiamo l’obiettivo di averli tutti digitalizzati entro poco tempo. Per gli studi storici, verrà salvata l’ambientazine, garantendo comunque l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. A Saxa Rubra abbiamo già rinnovato un grande studio, completamente digitalizzato e approntato per la radiotelevisione. Malgrado ciò che si dice, siamo ormai avanti ai concorrenti commerciali, da questo punto di vista”.
Sulle news e i canali digitali: ” Abbiamo un’offerta di 12 canali tra tradizionali e digitali specializzati. Ciascuno avrà un Gr dedicato, con contenuti verticali per andare incontro ai rispettivi target. Ringrazio i giornalisti che si sono prestati a questo grand elavoro.
Puntiaamo a diventare leader della radiofonia nel 2020, grazie all’evoluzione anche dell’automotive e ad altre tecnologie. Ad esempio, per aggregatori come Radio Palyer Italia ci siamo messi assieme a tutti i colleghi delle radio commerciali per valorizare e proteggere i contenuti che creiamo. Alcuni aggregatori ci avevano escluso o altri attori usavano cose prodotte da noi senza che potessimo gestirli”.
Al via le domande dei giornalisti.
Riduzione delle filiera produttiva, con la digitalizzazione e lo snellimento del lavoro, costeranno qualcos ain terminivdi forza lavoro?”
Roberto Sergio: “Abbiamo una forza lavoro ampiamente inferiore alle nostre necessità. Semmai, avremmo bisogno di ulteriori risorse. Nonostante ciò, ora riusciamo a sopperire grazie alla disponibilità dei professionisti attualemente al lavoro”.
La conferenza stampa finisce qui.