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E’ ormai realtà da oggi, questo accordo fra Rai Com e il portale Arte della Rai, che in via iniziale e sperimentale avrà durata biennale, ma sarà automaticmente rinnovabile: esso prevede annualmente una serie di progetti co-produttivi – da concretizzare con singoli accordi applicativi – su contenuti ad alto potenziale culturale ed artistico, per la distribuzione internazionale e la programmazione nazionale. Ricordiamo che Rai Com si occupa della valorizzazione del patrimonio audiovisivo italiano a livello nazionale e internazionale.
Sia il presidente di Rai Com, Gian Paolo Tagliavia, che il presidente Peter Boudgoust di Arte – che oggi in molti, anche la Maggioni, pronunciavano Art’è, titolo della rivista digitale sull’Arte nata nel 1999 – mostrano evidente l’entusiasmo per questa crescita culturale nella Rai: infatti i contenuti commerciali di Rai Com si armonizzano con quelli più generali del servizio pubblico, e quelli fissati dal Contratto di Fondazione di Arte vengono col nuovo accordo ad essere rafforzati come radicamento in Europa.
L’Italia – ribadisce Boudgoust e sottolinea anche il Direttore Generale Dall’Orto – ha tantissimo da dare in tal senso, e non solo nel settore dell’arte figurativa, da Michelangelo a Canova ed oltre, o nel mondo musicale, da Monteverdi a Verdi, a Puccini ed oltre, ma anche nel campo dell’arte cinematografica, da Rosi a Fellini, a Tornatore ed altri.
E qui fra gli oratori si affacciava il discorso euopeista: in tempi in cui, per l’uscita della Gran Bretagna dall’euro, l’immagine dell’Europa sembra in calo, essi hanno voluto nuovamente affermare il valore di un’Europa comune. Le nozze fra Rai Com e Arte aprono nuove prospettive in ambito europeo e internazionale: del resto se l’arte moderna nasce dagli italiani Giotto e Masaccio, se la musica contemporanea ha origine delle innovazioni del francese Debussy, se le scoperte astrofisiche dell’oggi sono frutto del genio del tedesco Einstein, questa è l’Europa.
Essa era in tal modo già in fieri coi modelli TV “Variazioni su Casanova” del 1999, con il grande servizio sulla Sartoria Tirelli nel 2007, “Stanotte a Firenze” su Rai 1, e con i Concerti inaugurali della Scala trasmessi internazionalmente. Per ora Rai Com e Arte hanno fissato 200.000 euro come base iniziale: “Sono pochi – hanno detto – fra qualche hanno ci rideremo sopra, ma adesso il loro valore è simbolico, perché la nostra collaborazione ha carattere soprattutto valoriale”