Il programma, interamente dedicato alla montagna ed alle sue eccellenze, è condotto da Massimiliano Ossini affiancato da Giulia Capocchi e Lino Zani.
L’avventura inizierà dalla scalata in vetta sul Monte Vettore il rilievo montuoso più alto del massiccio dei Monti Sibillini, con i suoi 2.476 metri di altitudine. E’ compreso all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, appartenente al comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Prossimo alla cima è presente un circo glaciale che ospita il Lago di Pilato. In questo specchio d’acqua blu vive un gamberetto, unica specie al mondo che nuota al contrario con il ventre rivolto in alto, e talvolta le acque d’improvviso si tingono di rosso vivo.
Successivamente Ossini realizza una discesa sugli sci proprio fino al lago di Pilato. Qui racconta le leggende che legano quelle terre al mito della Sibilla. Il monte Vettore, secondo una delle tante leggende, da millenni nasconde un segreto.
Lassù, infatti, nacque il mito della grotta della Sibilla, detta anche grotta delle Fate, secondo la quale quest’antro era l’accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla, una sacerdotessa in grado di predire il futuro.
Ossini prosegue, inoltre, prosegue il suo cammino esplorativo con l’aiuto della guida Lella Palumbi. Attraverso un percorso accidentato e un sentiero tra i boschi, raggiunge l’eremo di San Marco.
Le prime documentazioni dell’eremo risalgono agli inizi del XIII secolo, quando vi si stabilì una comunità di monaci dell’Ordine cistercense. Questi religiosi, seguendo la loro regola e mossi da un ardente desiderio di solitudine, sceglievano i luoghi dove abitare in ambienti difficilmente accessibili, lontani dai centri urbani, tra i boschi delle aspre alture, abitando in grotte naturali o in modesti fabbricati austeri ed essenziali. La spettacolare costruzione è appoggiata alla roccia utilizzata dai monaci chiudendo la cavità di una grotta.
Si scende, poi, a valle, dai frati francescani del Santuario di San Giacomo a Monteprandone.
Qui Ossini fa conoscere ai telespettatori La Cucina Dello Spirito. Si tratta di un’iniziativa storica nata per recuperare l’antico modo di cucinare dei conventi utilizzando erbe e ortaggi dell’orto.
Ed eccoci a come si coltiva il Tartufo, le cui proprietà vengono illustrare dal dottor Mauro Mario Mariani. Non può mancare un ampio spazio dedicato alle famose Olive Ascolane.
La puntata si conclude a Piazza del Popolo ad Ascoli. Con una sorpresa: il conduttore Ossini, nelle vesti di araldo, e tutta la troupe di Linea Bianca saranno protagonisti della rievocazione storica “Quintana di Ascoli” detta anche La Giostra della Quintana.
Si tratta di una rievocazione storica di origine medievale che si tiene ad Ascoli Piceno. Vi partecipano i Sei Sestieri della città: Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà, Porta Tufilla, Sant’Emidio. Le radici della Giostra della Quintana sono considerate antichissime, alcuni le identificano con il periodo storico del IX secolo, quando i Saraceni invasero il territorio dei Piceni.