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Mario Tozzi cercherà di spiegare ai telespettatori quali sono state le motivazioni che hanno spinto in epoca fascista ad effettuare una bonifica del territorio nel periodo del regime fascista. Si cercherà di capire se fu un’opera necessaria oppure un enorme errore dell’uomo nei confronti dell’ambiente.
Oggi molti ritengono che quella bonifica sia stata uno dei più grandi massacri di alberi mai realizzati in tutto il continente europeo, un danno paragonabile soltanto al disboscamento della foresta amazzonica.
Con Mario Tozzi, la prima tappa del viaggio di questa sera è Latina città fondata nel periodo fascista.
Il geologo, aiutandosi con uno strumento chiamato vetrino prospettico cercherà di capire come è formata questa grande pianura e come nel corso degli anni e dei secoli si sia trasformata in palude.
Passo successivo è il Parco del Circeo dove si conserva ancora oggi una piccolissima parte dell’antica palude. Ma era un ambiente malsano e foriero di malattie tra cui la malaria. Perciò le condizioni di vita erano estremamente difficili. Anche in questa puntata Mario Tozzi realizzerà degli esperimenti in piazza alla portata cioè degli occhi di tutti coloro che vorranno assistere. E in uno di questi esperimenti si vedrà ad esempio perché le sabbie mobili presenti in quella zona erano estremamente pericolose.
Oggi quella zona, dopo la bonifica è diventata un terreno da coltivare perché questo era uno degli obiettivi di Mussolini: avere campi fertili per la produzione del grano.
Un’immagine delle paludi pontine
Sulle tematiche legate alla pianura pontina interverrà Antonio Pennacchi che ha sempre sostenuto le ragioni della bonifica. Lo scrittore ha pubblicato due libri dal titolo Canale Mussolini. Pennacchi sostiene che l’opera di deforestazione ha consentito di trasformare la pianura in zona abitabile ma naturalmente il suo punto di vista si scontra con quello degli ambientalisti. Oggi come oggi tutti i canali che sono presenti nella pianura pontina hanno bisogno di una grandissima manutenzione. Mario Tozzi ci spiegherà come oggi questa zona sia vocazione fondamentalmente agricola e in essa siano state impiantate anche nuove coltivazioni tra cui quella dei kiwi che richiedono molta acqua. Ma se continua l’opera di prosciugamento come sarà possibile trovare tutta l’acqua necessaria?
Il viaggio di Fuori luogo si conclude a Sabaudia con la sua costa meravigliosa. Vedremo scorci di una grande bellezza sotto il promontorio del Circeo. La zona si basa soprattutto sul turismo. Mario Tozzi ci farà anche vedere come la speculazione edilizia stia mettendo gravemente a rischio molte zone che dovrebbero essere protette.
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