Il giorno del Ricordo è stato istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro e la maggior parte della Venezia Giulia che, fino allora facevano parte dell’Italia. La legge è diventata effettiva
Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria,
Con la caduta del fascismo e con la fine della Seconda Guerra Mondiale le tensioni e le rivendicazioni fra l’Italia e la Jugoslavia di Josip Broz Tito raggiungono un livello di violenza altissimo.
Due parole chiave tragicamente concrete, ma anche altamente simboliche, raccontano questo momento storico: foibe ed esodo. Dentro le foibe, profonde cavità naturali caratteristiche della zona carsica, sono stati fatti sparire migliaia di oppositori di Tito.
E poi l’esodo, termine di origine biblica scelto proprio dalle vittime di uno spostamento di massa frutto di persecuzione nazionale e politica: un fiume di oltre trecentomila persone, che dall’ Istria, Fiume, Pola, lascia tutto quello che ha per scappare in Italia.
Venerdì 8 febbraio Rai 3 aveva mandato in onda, nell’ambito delle celebrazioni per il la Giornata del Ricordo, il film dal titolo Red land- Rossi Istria
La vicenda raccontata è incentrata sulla tragedia delle Foibe. E fa riferimento ad una storia la cui protagonista è una giovane studentessa Norma Cossetto che viene violentata e uccisa nel difficile periodo in cui le Foibe ancora non erano conosciute. A suo tempo il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito alla giovane donna la medaglia d’oro al merito civile e naturalmente alla memoria.
La storia si basa anche sull’esodo di 350 mila italiani che furono perseguitati ferocemente dai Partigiani comunisti di Tito.