Innanzitutto come sappiamo il programma durerà soltanto 90 minuti secchi senza tempi televisivi estremamente lunghi o argomenti trattati in maniera molto dilungata per cercare di ottenere qualche punto di share in più.
Vediamo adesso come sarà Politics – tutto è politica. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Innanzitutto il nuovo talk show di informazione si avvale di una parte in studio con ospiti e personaggi del mondo della politica che si confronteranno sui temi del giorno. Accanto alla parte parlata ci saranno filmati, inchieste, testimonianze di personaggi coinvolti in prima persona negli argomenti al centro della discussione. Il programma si avvarrà molto di schede informative sugli ospiti e sui protagonisti di cui si parla. Il tutto per rendere più efficace e semplice la comunicazione.
Gianluca Semprini si muoverà in uno studio completamente rinnovato, nel quale ci saranno molte suggestioni visive: significa che il primo impatto visivo dovrà essere determinante per catturare il telespettatore e convincerlo a rimanere sintonizzato sulla terza rete Rai. La regia di Politics – tutto è politica è di Duccio Forzano.
Un’altra caratteristica del programma è l’interazione strettissima con i Social Network. Il fine è di coinvolgere i telespettatori all’interno del dibattito che si sta svolgendo accogliendo anche domande fatte dal popolo del web e rivolte agli ospiti presenti studio.
Insomma 90 minuti secchi di informazione definita “pura” con un giornalista che sta già facendo parlare di sé per lo spot con il quale da qualche tempo Politics – tutto è politica si presenta al pubblico della terza rete.
Infatti la pubblicità di Politics – tutto è politica non ha convinto molti esponenti delle forze politiche italiane. Nello spot c’è un esponente del fronte del No al prossimo referendum costituzionale che, alle domande di Semprini, non risponde con sicurezza ma addirittura balbetta ed elude le risposte da dare. Tutto questo è sembrato avere un retroterra politico finalizzato a inculcare dubbi ai telespettatori. Insomma in altre parole questo programma dovrebbe convincere il pubblico ad orientarsi per il Sì al referendum del prossimo ottobre.
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Lo spot non è piaciuto neppure a Carlo Freccero, esponente del Cda della Rai. Semprini gli ha semplicemente risposto di aspettare il 6 settembre per verificare quanto le sue intenzioni e quelle della rete siano finalizzate alla presentazione di un programma politico esente da favoritismi. Per verificare se questo è vero bisogna solo aspettare il 6 settembre.
Gianluca Semprini era conosciuto ai telespettatori perché ha moderato i confronti televisivi su Sky Tg24 tra i candidati alle primarie del Pd nel 2013 e nel 2016 ha gestito il confronto tra i candidati sindaco dei principali comuni italiani.
Ricordiamo infine che Politics – tutto è politica prende il posto che fu di Ballarò, vissuto su Rai 3 dal novembre 2002 sino a maggio del 2016. È stato condotto inizialmente da Giovanni Floris che è rimasto fino al 2014 quando è passato a La7 e successivamente è stato sostituito da Massimo Giannini.
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