Dopo aver proposto Cara Italia, Rai 3 questa volta rimanda in onda un programma che coniugava storia e letteratura.
Si tratta di Giro del mondo nel quale Biagi ha cercato storie e protagonisti per raccontare, come era abituato a fare, le vicende di un popolo. Rivedere a distanza di diciotto anni il suo programma mostra chiaramente che nulla è cambiato e i problemi che le persone affrontavano allora sono gli stessi con i quali ci confrontiamo noi oggi.
Quell’anno il giornalista fece visita ad alcuni scrittori tra i più letti e amati. Si soffermò con loro perchè parlassero oltre che di se stessi, anche e soprattutto della loro gente.
Gli scrittori a livello internazionale erano: Luis Sepulveda (Quell’altro mondo); Jostein Gaarder (Il grande Nord); Gunter Grass (Germania, un amore giovanile), Jean d’Ormesson (Dolce Francia); John Le Carré (Inghilterra: La guerra delle spie), Wilbur Smith (Il Sudafrica); Aleksandra Marinina (Russia: delitto e castigo); Michael Crichton (Vivere per scrivere).
Il programma non perdeva di vista l’universo letterario italiano.
Infatti, in ogni puntata l’autore Loris Mazzetti incontrava altrettanti scrittori italiani: Pino Cacucci (Luis Sepulveda); Erri De Luca (Jostein Gaarder); Michela Murgia (Gunter Grass); Francesco Guccini (Jean d’Ormesson); Pino Corrias (John Le Carré); Valerio Massimo Manfredi (Wilbur Smith); Grazia Verasani (Aleksandra Marinina); Massimo Gramellini (Michael Crichton).
Un espediente finalizzato a rievocare alcune vicende del Novecento.
Biagi era solito affermare: quelli che pomposamente si chiamano eventi, quasi sempre sono disgrazie”.
Il titolo Giro del mondo potrebbe far pensare ad un programma tematico sulla geografia ma non lo è, piuttosto è un programma dove si parla di storia.
Dopo aver realizzato Giro del mondo Enzo Biagi ha così commentato: “Se dovessi tracciare un bilancio sentimentale, direi che ho capito che tutti gli uomini piangono nello stesso modo e che il sentimento che detesto di più – sono un buon conoscitore di Auschwitz e dintorni – è il razzismo. Che sta tornando di moda”. Parole quanto mai attuali.
Il programma è realizzato da Rai 3 con la collaborazione della Sede Rai per l’Emilia Romagna.
Cara Italia
Cara Italia è stato riproposto a dicembre 2018 da Rai3 con un’introduzione di Loris Mazzetti.
Il programma andò in onda vent’anni fa, tra novembre e dicembre 1998. Fu un grande evento perché dopo “Il Viaggio in Italia” di Mario Soldati del 1956, attraverso le valli del fiume Po alla ricerca dei cibi genuini, e quello di Guido Piovene realizzato tra il 1957 e il 1959, che raccontò il paese del boom economico e della rapida industrializzazione, Biagi volle dedicare un suo programma, “Cara Italia”, ai problemi grandi e piccoli che il paese avrebbe dovuto affrontare alla vigilia del nuovo millennio, raccontati attraverso confessioni, memorie, interviste a personaggi famosi o semplici protagonisti della cronaca quotidiana.
E’ un’inchiesta sugli italiani: le solitudini, la solidarietà, il bisogno di fede, i grandi drammi, le piccole storie sconosciute, i protagonisti e i personaggi meno appariscenti che, però, permettono a questo paese di tirare avanti, ieri come oggi. A distanza di tanti anni, rivedendolo, si scopre che molti di quei problemi non sono stati ancora superati, anzi si sono amplificati.