A dare l’annuncio è stato il figlio Michele su Radio Colonna sottolineando che il padre si è spento il 19 febbraio scorso.
Michele La Porta ha avuto parole di grande affetto per il genitore che è stato una pietra miliare nell’azienda di viale Mazzini.Creatore e ideatore del Palinsesto notturno, ha dato visibilità ad una fascia oraria relegata nelle tenebre della notte, conferendole dignità attraverso una serie di appuntamenti di cultura, divulgazione, intrattenimento.
Laureatosi in Filosofia negli anni settanta con il massimo dei voti, ha iniziato ad interessarsi a Giordano Bruno, curando e traducendo alcune opere del filosofo di Nola, riprendendo poi le tematiche con il libro Giordano Bruno. Il nolese di ghiaccio (1991) pubblicato da Bompiani.
Per 42 anni in Rai, ha iniziato la sua lunga carriera nel servizio pubblico a 23 anni, prima come programmista, poi, tra gli altri incarichi, come conduttore, giornalista professionista, editorialista del Radiocorriere TV, vice caporedattore del TGR Lazio, caporedattore del DSE RAI (Dipartimento Scuola Educazione, l’attuale RAI Cultura).
Nel 1994 è stato nominato direttore di Rai 2, incarico che ha ricoperto per un anno e mezzo e nel 1996 è diventato direttore del palinsesto di Rai Notte, apparendo spesso anche in video come conduttore di trasmissioni culturali. Essendo stato, ininterrottamente, per 16 anni direttore, Gabriele La Porta è stato il più longevo dirigente della storia della televisione pubblica italiana.
«In molti, forse, lo ricorderanno come il volto di Rainotte. Io lo ricordo perché era mio padre. Il mio dolcissimo papà. Il cuore del mio cuore. Nella logica, inevitabile, della vita e la morte, accetto il suo viaggio. L’ultimo. Eppure, il mondo, si è dissolto inesorabilmente. Come un abisso». Ha scritto Michele La Porta.
E ancora: «Sei stato il mio maestro. Il mio eroe. Il mio Re. Sono onorato d’esser stato tuo figlio. Sangue del tuo sangue. Mi auguro che tu sia stato fiero di me. Dei miei baci. Delle mie carezze. Dei miei pensieri, per te. Un giorno verrò a trovarti. Tu aspettami e lascia libero un posto accanto a te».
E conclude: «Ciao papà, riposa la tua anima. Tuo figlio Michele».
Anche la Rai ricorda La Porta. L’Amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, e il Presidente, Marcello Foa, esprimono il cordoglio per la scomparsa di Gabriele La Porta, professionista che per 42 anni ha lavorato nel Servizio pubblico. In un comunicato si legge: Filosofo, autore, curatore, giornalista e conduttore radiotelevisivo, Gabriele La Porta è stato un uomo e un dirigente di cui dobbiamo custodire il ricordo e l’esempio”.