Siamo in presenza del più vasto altipiano d’Europa che si trova nelle vicinanze della Val Gardena, nel cuore del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
La puntata si apre a quota 2563 metri sul livello del mare, sulla vetta dello Sciliar, tra i più importanti simboli dell’Alto Adige, Qui si trovano Massimiliano Ossini, Lino Zani e una esperta guida alpina.
Il conduttore spiega come, grazie a ricerche mirate e analisi dei pollini, gli scienziati siano stati in grado di provare che il vasto altipiano della montagna è già stato utilizzato nell’Età del bronzo, sia per funzioni di culto sia per il pascolo d’alta montagna.
Un giornalista dellal TGR Bolzano, spiega poi la leggenda delle “Streghe dello Sciliar”.
L’Altopiano dello Sciliar è popolato di figure mitologiche e leggendarie che abitano i boschi e i prati della zona e sulle quali vengono narrate storie tramandate di generazione in generazione. A detta delle leggende locali, lo Sciliar è un luogo d’incontro molto amato dalle streghe che arrivano qui da ogni parte del mondo, a cavallo o sulla loro scopa
E poi ecco il castello di Presule, un splendido esempio di arte gotica la cui realizzazione risale ai tempi di Massimiliano I d’Asburgo nel 1517, come scritto sopra il portale d’ingresso. In realtà gli amministratori dei vescovi di Bressanone, eressero il maniero già nell’anno 1200.
Prossima tappa a Castelrotto per raccontare storie di vita quotidiana con Joachim, ex geometra che ha recuperato il vecchio maso di famiglia. Da vedere anche il centro storico di Castelrotto, i vicoli pittoreschi fiancheggiati da splendide residenze signorili e la torre del campanile, la terza più alta di tutto l’Alto Adige.
In ogni stagione dell’anno è possibile vivere da vicino le tradizioni e le usanze del territorio. I matrimoni contadini e i tradizionali “Hoazetkuchl” (feste dei banchetti nuziali) di Castelrotto continuano ad essere molto apprezzati dai visitatori, anno dopo anno.
Ossini parla anche del servizio “Meteomont” per la prevenzione e la previsione del pericolo valanghe. Assisteremo a esercitazione con i cani, alle attività di recupero del disperso. E, nella zona Panorama, ai piedi del monte Sciliar, ci sarà una spettacolare esercitazione con i Carabinieri.
Sulle piste da sci, con il presidente degli impianti, si festeggia l’80° anniversario del comprensorio dell’Alpe di Siusi/Val Gardena.
Infine un ampio spazio è dedicato alla mela, alla scelta delle più piccole, inferiori alla media, e la raccolta, la produzione del succo e la degustazione del pregiato sidro.
In uno storico frutteto, Ossini racconta l’intera filiera di produzione della mela “Gala”.
La mela Gala è solitamente un frutto di ridotta pezzatura, piuttosto aromatico, che si presta bene alla cottura. Presenta una buccia di colore rosso non uniforme con striature verticali tendenti al verde o al giallo. La buccia è piuttosto spessa rispetto ad altre cultivar di mela e piuttosto resistente agli urti. La polpa è dolce, granulosa. Attributi di una mela di buona qualità sono una polpa soda e croccante dal sapore dolce