Tutto, strutture, macchinari, concorrenti, personale, si sposterà qui a Lampedusa, dove l’accoglienza e la volontà esemplare del sindaco Giusi Nicolini, intervenuta alla odierna conferenza-stampa di presentazione del Premio, nella sede della Rai a Roma, è stata un’ennesima volta la guida morale di tutto.
Altra novità: all’aeroporto di Lampedusa, sede dell’intera manifestazione, il simbolo di un mondo dove non esistono più la giustizia e la bellezza, ma la povertà, la sofferenza e l’iniquità, diverrà una celebre opera dello scultore esponente dell’arte povera Michelangelo Pistoletto: “La Venere degli stracci” (1967), copia in gesso di una Venere neoclassica del danese Thorvaldsen, vista di spalle contro un gran mucchio di stracci.
Gli stracci: la miseria, la povertà, l’indifferenza degli altri. Ma al 68° Prix Italia non saranno questi gli unici abitanti della manifestazione, ce lo insegna proprio Giusi Nicolini e – come si vedrà – l’intero corpo della Rai, della TV, della Radio e del Web. Possiamo dire che dinanzi ad un’Europa politica sorda, ci sarà un’altra fetta del mondo, specie dell’Italia, carica di umanità e generosità senza altri scopi secondari? Ce lo riveleranno gli 84 programmi radio di 24 paesi, i 98 programmi televisivi di 23 paesi, i 28 del web (da 13 paesi), per i quali saranno assegnati 3 premi radiofonici, 3 premi televisivi, uno per il web e quello speciale del Presidente della Repubblica.
Ma conteranno molto anche gli incontri e i dibattiti che hanno sempre arricchito il Prix Italia: soprattutto il YLAB, un laboratorio per la generazione Y dei nati dopo i primi anni ’80, in cui dei giovani giornalisti perfezioneranno l’uso degli smartphone e ne faranno attività professionale a Lampedusa.
Poi ci sarà il workshop sulla Realtà Virtuale, che con gli smartphone di ultima generazione potrà ricostruire scene a 360°, ed esplorerà nuovi modi di presentare le notizie ed un pubblico digitale. Intanto un’anteprima del 29 settembre alle 21 proietterà all’aeroporto di Lampedusa il film di Pietro Germi “Il cammino della speranza” – Orso d’argento al Festival di Berlino del 1951 – mentre il giorno dopo alle ore 9 la giuria inizierà il suo lavoro.
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Densissima la tre-giorni del Prix, che Radio 6 Teca trasmetterà in streaming totalmente: tantissimi i servizi, come il reportage “Lontano dagli occhi” di Rai3 (di Iannacone-Cambi) il 30 settembre alle 21, sul calvario dei migranti nel canale di Sicilia, o il programma di Rai Cultura “Nel blu” (30 settembre ore 20), di Caterina Doglio con regìa di Daniele Biggiero sulla villa di Modugno a Lampedusa, luogo di vacanze ora trasformato in luogo di stragi; o infine il 1° ottobre alle 22 il servizio di Valerio Cataldi per TG2, sulla costruzione del “Museo della Fiducia e del Dialogo”, con gli esempi di accoglienza e umanità della popolazione di Lampedusa.
La Cerimonia di Premiazione avverrà dinanzi ai vertici Rai il 2 ottobre alle 15, sempre in aeroporto: e alle 22, in piazza Belvedere, la proiezione di “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi – Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino 2016 – mostrerà l’intero anno di lavoro del regista a Lampedusa, a contatto con la tragedia umana dei migranti, che sembra non aver mai fine.