A tra poco con la diretta.
Inizia il programma. Del Debbio dichiara apertamente le sue intenzioni, non vuole parlare di problemi di politica, economia e società limitandosi ad intervistare i politici, ma vuole sentire la voce di chi quei problemi li vive in prima persona.
“Io senza la gente le trasmissioni non le faccio, perchè mi annoio ad ascoltare solo opinionisti e politici. Questa è una mia caratteristica” – afferma il giornalista.
Introduce poi Matteo Salvini, che gli dichiara la sua stima e gli dà il bentornato in tv. Del Debbio lancia poi una clip. Si è recato nel cantiere della nuova metropolitana di Milano, un progetto tecnologico avanzato e innovativo. Il rovescio della medaglia è però la Milano del degrado, quella della tossicodipendenza, come ad esempio le case bianche del quartiere Salomone.
In seguito alla visita del Papa la città aveva avuto ammodernamenti ed aveva subito operazioni di manutenzione, in seguito però è stata abbandonata a se stessa. Gli appartamenti pubblici sono stati occupati e rivenduti. Le cantine degli edifici sono abitate e sono palcoscenico di criminalità e spaccio ed uso di droga.
Salvini si esprime sulla questione. Nelle ultime ore si è occupato dello sgombero delle baraccopoli in Calabria. Lunedì a Bergamo, a Zingonia, si occuperà di allontanare spacciatori e criminali. A Milano sta lavorando per bonificare Rogoredo ed intende assumere 8000 forze dell’ordine per portare più sicurezza in Italia.
Si passa poi a parlare di TAV. “Per quel che mi riguarda si fa. Ho speso i soldi degli italiani per scavare il tunnel sotto la montagna, si fa. L’Italia ha bisogno di sì, ha bisogno di energie, ha bisogno di treni, di autostrade. Con i no non si va da nessuna parte. Sono abituato ad andare fino in fondo, vediamo chi vincerà. Voglio andare avanti, voglio un’Italia che va avanti e non che va indietro. Gli Italiani ci stanno dando fiducia e voglio dimostrare che tante altre cose si possono fare” – afferma Salvini.
“Ho 93 anni, ho conosciuto i gerarchi fascisti, Salvini sarebbe stato un meraviglioso federale di Mussolini” – dichiara Camilleri in un estratto vocale.
“E’ ridicolo. Salvini fascista, Salvini razzista. Mi criticano perchè mangio pane e nutella, perchè indosso la felpa, perchè vado ad un concerto. Mi è costato qualche denuncia, ma non cambio idea: in Italia vogliamo solo le persone per bene” – risponde Salvini.
“Apriremo 6 nuovi centri per l’espulsione, raddoppiando la capienza, e bisogna fare accordi con i paesi dai quali provengono queste persone e lo stiamo facendo. Non distinguo gli esseri umani in base al colore della pelle, ma li distinguo tra persone per bene e persone non per bene. Io sto facendo di tutto per rimandare a casa spacciatori, stupratori, scippatori” – chiosa il ministro.
Viene poi mandata in onda una clip che mostra Napoli e mette in luce la realtà dei finti invalidi. Una “finta cieca” guida il motorino e dichiara soddisfatta di aver fatto richiesta.
“La cosa più incredibile, da telespettatore e non da ministro, è che ci siano stati due personaggi che c’hanno messo la faccia in televisione mentre disquisivano di falsi invalidi. Ma non vi fate un po’ schifo? Io mi vergognerei. Siamo su ‘Scherzi a parte’?” – commenta infuriato Salvini.
Un’inviata del programma intervista una signora di Monopoli ed una di Milano. Le due donne vivono entrambe con circa 700 euro al mese, cifra che corrisponde più o meno al reddito di cittadinanza. Le vediamo effettuare le compere quotidiane: la spesa ed il parrucchiere ad esempio. La disparità dei costi è eclatante. A Milano si spende più del doppio di quanto si spende a Monopoli: 61,30 euro vs 26,80 euro.
Il secondo ospite della serata è Marco Bonometti, il Presidente della Confindustria Lombardia. “Sono crollati gli investimenti, non ci sono ordini, l’export sta rallentando. E’ vero che sta rallentando tutta l’Europa, ma l’Italia più degli altri. Chiediamo solo di essere messi nelle condizioni per lavorare” – afferma Bonometti.
“Bisogna mettere al centro delle politiche industriali l’impresa – continua – che crea lavoro e dà speranza ai giovani. Ci vorrebbero meno tasse, bisogna abolire l’ecotassa che penalizza l’industria Italiana e dà incentivo agli industriali stranieri”.
Interrogato sui problemi salariali, Bonometti risponde: “Gli industriali è da tempo che affermano che bisogna mettere più soldi in tasca ai dipendenti. Il lavoratore che riceve 1000 ne costa 2500 all’azienda. Lo stato prende troppe tasse. La gente non consuma perchè guadagna troppo poco. Smettiamo di illudere la gente e di raccontare bugie, di fare promesse che non si concretizza, creiamo le condizioni per favorire l’occupazione”
Del Debbio ci porta a Milano, tra gli invisibili. Molti di loro sono ex impiegati, imprenditori, rimasti improvvisamente senza lavoro e costretti a vivere in strada. Sognano di tornare a lavorare, una qualsiasi occupazione andrebbe bene per loro.
“Uno non si immaginerebbe mai di trovare in mezzo alla strada degli Italiani che hanno perso il lavoro – commenta l’Onorevole Gelmini –Hai fatto bene a raccontare queste storie ed a far emergere questa verità, ora bisogna dare un aiuto a queste persone. Non hanno automaticamente diritto al reddito di cittadinanza, perchè il decreto prevede una residenza e loro non la hanno”.
Si passa a parlare di prostituzione. In Veneto è stata avanzata la proposta della creazione di un albo e dell’annullamento della Legge Merlini.
La redazione ha raccolto le testimonianze di alcune prostitute. La giornalista Sabrina Scampini ritiene che la legge Merlini sia totalmente inadeguata e che è assurdo che lo Stato non possa accettare che le attività sessuali siano pagate, in tal modo è come se si avallasse il lavoro nero. “E’ una posizione perbenista e farisea” – chiosa Del Debbio.
Entra in studio Asia Roma, una escort ex avvocato. La donna ha lasciato la carriera forense per dedicarsi a quest’altra attività. “E’ una scelta di vita che rifarei. Sono contenta ed affezionata a ciò che faccio” – confessa.
Vengono portate ulteriori testimonianze. Chi fa questa professione si dice a favore della legalizzazione delle case chiuse, gli esterni si dividono.
Giorgio Montanini regala un monologo sulla questione.
Si cambia argomento e si parla di pizza. I costi delle materie prime per una margherita corrispondono a circa 1,46 euro (4.50 prezzo finito). Le tariffe delle pizzerie romane oscillano invece tra i 5 ed i 12 euro. Perchè questo rincaro? Opinionisti, tra cui Cecilia Rodriguez, ne parlano in studio.