Alle 21:15 su Retequattro,ritorna l’appuntamento settimanale con «Quinta Colonna».La prima parte del talk politico è dedicato al tema delle pensioni, a pochi giorni dal primo accordo tra governo e sindacati.
Sette giorni fa, il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva anticipato, proprio nello studio di «Quinta Colonna», la volontà di giungere presto a un’intesa con le organizzazioni sindacali: a una settimana dal “patto della lavagna”, Del Debbio analizza e definisce i contorni delle nuove misure in materia previdenziale. Nella seconda parte, focus sull’immigrazione e sull’accoglienza dei migranti nel nostro Paese.
In studio, ospiti, politici, giornalisti e persone comuni. Gli inviati della trasmissione a cura di Raffaella Regoli sono in collegamento dalle piazze di Abano Terme (Padova) e Isola Alla Scala (Verona).
Infine, a Gene Gnocchi il compito di leggere e commentare l’attualità con toni più leggeri.
La puntata di «Terra!», il settimanale firmato da Toni Capuozzo, in onda questa sera, lunedì 3 ottobre, in seconda serata, su Retequattro, parte da una domanda retorica e da una risposta scontata. Tutti i cittadini italiani sequestrati all’estero sono uguali?
No… Qualcuno tiene le prime pagine dei giornali, altri invece cadono presto nel dimenticatoio. Il rapimento di figure come giornalisti, cooperanti o volontari genera commozione e suscita interesse. Se invece finiscono nelle prigioni delle bande criminali, operai, tecnici o marinai, la notizia lentamente scivola verso le pagine interne e poi scompare.
Il settimanale di approfondimento della rete diretta da Sebastiano Lombardi affronta una serie di casi, a partire dai lavoratori italiani sequestrati a Ghat, in Libia, per trovare conferme alla tesi espressa dalla puntata.
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Gli inviati di «Terra!» hanno lavorato su molti casi: da Greta e Vanessa, rapite in Siria, alle due Simona, sequestrate in Iraq. E poi i giornalisti Amedeo Ricucci, Domenico Quirico e Giuliana Sgrena.
Fausto Biloslavo ricostruisce il sequestro di quattro italiani in Libia, nel luglio scorso. Due furono liberati e altri due, Salvatore Failla e Fausto Piano, morirono in circostanze misteriose che non coincidono con le verità ufficiali.