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Si inizia alle 21.20, con Nadia Toffa prima donna in giacca bianca e pantaloni aderenti. Al suo fianco, uno per uno, vengono introdotti i “cavalieri”, a loro volta nel classico completo da iene. Prima di entrare nel vivo della puntata, la Toffa saluta gli ex compagni Pif e Geppi Cucciari.
E proprio come accadeva con Pif e la Cucciari, ecco che troviamo il bancone al centro dello studio. Dietro, oltre la Toffa, siedono ora Viviani e Golia. Viene lanciato il primo servizio della serata, proprio di Matteo Viviani: Un prete italiano accusato di tortura. Si tratta della storia, a dir poco allucinante, di don Franco: si tratta di un prete italoargentino accusato di tortura in Argentina ai tempi della dittatura, che ora dice messa in un paese in Emilia Romagna. Dato che infatti in Italia non esiste il reato di tortura, il parroco può vivere indisturbato.
Nel 2012, tornato al suo paese d’origine qui in Italia, è stato intervistato da un giornalista del Corriere della Sera. Grazie alla testimonianza del Ministro plenipotenziario dell’Ambasciata Argentina in Italia, la iena ricostruisce la vicenda: quando prova a raggiungere il prete per sentire la sua versione dei fatti, trova dei fedeli che lo difendono. Dla canto suo, don Franco si sottrae, perciò in studio i conduttori auspicano che sulla vicenda possa intervenire Papa Francesco.
Dopo il break pubblicitario, al bancone ci sono Calabresi, Agresti e la Toffa. Il secondo servizio è uno scherzo al rapper Moreno, realizzato con la complicità del suo coinquilino Sebastian: grazie a Irid, una delle “avventure” del rapper, gli viene fatto credere che diventerà papà. Moreno prende malissimo la telefonata della “tipa albanese”; il mattino seguente lei gli pionmba in casa chiedendo pure ch efine abbiano fatto “i soldi di Maria De Filippi”.
Il ragazzo ha crisi di pianto, quasi vomita nel lavandino della cucina. Un paio di giorni dopo si confida con un amico, confidandogli che non mangia da due giorni, che la ragazza gli abbia chiesto il 25% del suo patrimonio. Rivoltosi al suo avvocato, Moreno teme che Irid possa persino andare dalla D’Urso; ha fatto anche il conto dei soldi in pannolini. È così frastornato che non capisce nemmeno di essere stato coinvolto in uno scherzo, persino quando Irid gli porge un referto medico in cui è scritto che è “scientificamente testato che il padre del bimbo è un c******e”.
Concluso il servizio, Moreno entra in studio per essere intervistato da Nadia Toffa. Questo segmento ricorda molto Open Space, e la Toffa inchioda l’ospite alle sue responsabilità in quanto a sesso sicuro. Pubblicità.
Nuovo trio: Toffa, Golia, Agresti. Dino Giarrusso ha incontrato un famoso premio Oscar: Benigni e la Costituzione più bella del mondo. La iena si rivolge a lui in quanto estimatore della nostra carta costituzionale, al punto da averla “fatta conoscere e amare a tutti gli italiani”. Per scoprire però cosa voterà l’attore e regista, occorre andare sul sito del programma perché la legge per la parondicio ha costretto Giarrusso a bippare parti del servizio.
Calabresi e Viviani introducono la nuova iena Alessandro Di Giuseppe: La federazione ciclistica italiana ci ha denunciato. Vengono ripercorsi i servizi riguardanti il doping nel ciclismo, attraverso le testimoniane di ex atleti. In seguito a questi servizi infatti, la trasmissione è stata denunciata da due federazioni ciclistiche: l’invito è in particolare a loro, a confrontarsi con gli inviati de Le Iene.
Gaetano Pecoraro è andato in Irpinia, a Bucaletto: Terremotati a vita. Dal 1980, gli abitanti vivono ancora in fatiscenti prefabbricati: le telecamere ne mostrano le condizioni precarie. Il complesso sarebbe dovuto esistere per 10-15 anni al massimo, il tempo di procedere con la ricostruzione. Intorno, è pieno di pannelli in eternit e amianto, che sono probabilmente la causa di molti tumori. Sistemazione iniziale per gli sfollati, i terremotati sono rimasti senza alcuna prospettiva: lasciati soli, chi ha bisogno di assistenza per la disabilità è completamente abbandonato a se stesso.
Angelo Duro ha avuto un incubo: Cristina Buccino. Ha sognato di essere sposato con lei, abituata a ristoranti lussuosi e tenore di vita alto.
Giulio Golia ha intervistato Il killer dei Casalesi, Oreste Spagnuolo. Affiliato intorno ai 16-17 anni alla camorra, componente del gruppo di fuoco di Beppe Setola, Spagnuolo ha iniziato con le estorsioni chiedendo il pizzo: mano a mano, ha ucciso in circa 21 omicidi. Un elenco di morti che lui stesso fa fatica a ricordare: l’unico rimorso è per un padre di famiglia,ammazzato, tolto alla moglie e ai figli per un capriccio di Setola. Raffaele Granata era un simbolo, che venne colpito in quanto tale per intimorire chi si fosse rifiutato di pagare il pizzo. Il racconto di questo bagno di sangue prosegue, tra una strage e l’altra, inclusa quella del 18 settembre, giorno della strage di Castel Volturno: “Per volere di Setola abbiamo sparato 140 colpi in 40 secondi lasciando 7 morti a terra.”
Roberta Rei documenta il travagliato percorso di due ragazzine siriane: Piccole migranti siariani raccontano. Le immagini ripercorrono tutto il cammino, fino a terminare nei campi profughi in cui le due rimangono bloccate in Grecia.
Superata la mezzanotte, parte le replica di un servizio che dopo domenica ha fatto molto discutere: quello di Nadia Toffa sui farneticamenti di Eleonora Brigliadori contro la chemioterapia.
Nicolò De Devitiis ha incontrato Gennaro Gattuso, in arte “Ringhio”, per consegnargli una divisa portafortuna. Per fargli sfogare la rabbia, il costume è da Hulk.
La puntata si conclude qui, l’appuntamento è per domenica.