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Vista la grande ricchezza dell’Italia, l’Unesco ha inserito 53 siti del nostro paese nella lista del patrimonio dell’Umanità. Abbiamo i Beni culturali più importanti a livello europeo e meglio distribuiti in tutte le regioni. Una ricchezza che si è formata attraverso i secoli ed è arrivata fino a noi grazie alla cura di chi ci ha preceduto.
Per tali ragioni, Alberto Angela ha volto rendere omaggio con il suo programma allo spettacolare patrimonio artistico e paesaggistico che ha fatto amare ed apprezzare l’Italia a livello internazionale.
Il percorso di Angela junior oggi partirà da Ravenna dove sono custoditi ben otto monumenti tutelati dall’Unesco come testimonianze uniche di un’epoca lontana in cui l’Italia si avviava dall’antichità al Medio Evo.
Meraviglie | Alberto Angela a Ravenna
La prima tappa sarà il Mausoleo di Galla Placidia imperatrice romana, figlia dell’imperatore Teodosio Primo, che regnò dal 378 al 395, e della sua seconda moglie Galla.
Poi sarà la volta del sepolcro di Teodorico, con le nere leggende che avvolgono la sua storia, e i preziosi mosaici di San Vitale.Teodorico è stato re degli Ostrogoti dal 474 e patrizio d’Italia dal 493 al 526, secondo dei Re barbari di Roma.
La tappa finale sarà davanti alla tomba di Dante, i cui resti sono stati al centro di un’intricata vicenda. Nel 2006-07 la tomba è stata sottoposta a un accurato restauro e la facciata è stata completamente ridipinta.Testimone della città, il campione di motociclismo Marco Melandri.
Meraviglie | Alberto Angela in Sardegna
Alberto Angela si sposta poi in Sardegna, alla scoperta dei tesori archeologici sparsi nell’isola: i giganti di Monteprama e il nuraghe più impressionante più maestoso, Barumini, tra le cui rovine Paolo Fresu suonerà la sua tromba. Come testimone, Dori Ghezzi, che racconterà il legame con quest’isola, dove ha vissuto a lungo con Fabrizio De André.
Meraviglie- Alberto Angela a Napoli
Ultima tappa della serata è a Napoli, nel teatro d’opera più antico del mondo ancora in funzione: il Real Teatro di San Carlo. Un gioiello amatissimo da scrittori e poeti, ubicato nel centro storico della città, il cui sipario si alza ininterrottamente dal 4 novembre 1737, giorno in cui fu inaugurato.
Nel suo viaggio in Italia, lo scrittore Stendhal, dopo averlo visitato, aveva scritto: “Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea”.
È stato costruito dai Borbone per celebrare la grandezza di Napoli come capitale europea. Ha visto rivoluzioni, feste, vita mondana e corteggiamenti. Oggi continua ad essere un regno d’arte e di musica, amato da tutti i napoletani. Ne parla al pubblico un napoletano doc, Massimo Ranieri.
Il programma condotto da Alberto Angela ha la regia di Gabriele Cipollitti.