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Ecco le anticipazioni.
Le Storie di Melaverde
Appuntamento a partire dalle 11:20 con Edoardo Raspelli e Ellen Hidding. Oltre il 35% del territorio italiano è costituito da montagna, superato solo da quello collinare con il 41%, ma nettamente superiore a quello di pianura che, pur essendo il più popoloso copre solo il 23% del nostro bel paese. Su circa 60 milioni di Italiani solo 9 milioni vivono in queste terre difficili ed è grazie a loro se oggi possiamo godere di paesaggi di montagna dalla bellezza inestimabile. Questa settimana Melaverde ci porterà a Paspardo, media Valle Camonica provincia di Brescia, per farci conoscere i custodi della montagna.
Melaverde | il viaggio di Ellen Hidding
Questa settimana Melaverde raggiungerà con Ellen Hidding la bassa piacentina, una terra da sempre vocata all’agricoltura dove ampie zone coltivate e strutture agricole storiche di rara bellezza sono accarezzate dal lento scorrere del fiume Po. Nella “Bassa” hanno vissuto e vivono tuttora intere generazioni di famiglie contadine che con il loro lavoro, tramandato di padre in figlio, hanno portato a noi grandi prodotti gastronomici che saranno i protagonisti di questa puntata. Si inizia conoscendo il Cacio del Po, un formaggio semi stagionato a latte crudo che nasce dalla volontà di una famiglia, di racchiudere tutti i sapori di questa terra in un prodotto caseario dal gusto unico.
Si prosegue incontrando un’altra famiglia che nella sua trattoria ci farà conoscere il Cotechino Vaniglia, una grande eccellenza tutta da scoprire. Poi si parla di un dolce: la Spongata, una particolare torta della tradizione ebraica realizzato da una storica famiglia di fornai. Infine, un viaggio sulle sponde del grande fiume, tra storie e grandi prodotti, alla scoperta delle famiglie del Po.
Melaverde | il viaggio di Vincenzo Venuto
Oggi i telespettatori vedono raccogliere un prodotto molto particolare; nasce e si sviluppa all’interno della pigna prodotta da un unico tipo di pino: la pianta è il pino domestico e il suo frutto, anzi, sarebbe meglio dire, il seme che si trova al suo interno è il pinolo. In provincia di Pisa, in Toscana, il pino domestico ricopre circa 5300 ettari, che corrispondono a poco meno del 30% della superficie nazionale.
Nel 1800, in tutto il pisano, interi paesi, centinaia di famiglie, vivevano della raccolta e della lavorazione degli stròbili di pino domestico, così si chiamano in botanica le pigne, a cui seguiva, naturalmente la commercializzazione dei pinoli.
In questa puntata viene seguito tutto il processo che va dalla raccolta manuale delle pigne, alla loro lavorazione, fino al pinolo confezionato. Un processo lungo e sofisticato fatto di tanti passaggi in tante macchine diverse. Questo per garantire soprattutto che il pinolo non si rovini, perché questo pinolo che nasce nelle pinete del pisano è considerato uno dei più pregiati al mondo. E’ anche un ingrediente prezioso e raro per il mondo della pasticceria e della gastronomia. Vedremo formaggi, gelati e dolci tutti a base di pinoli.