La commissione di vigilanza Rai ha dato parere favorevole all’unanimità per una nuova par condicio. Si tratta una delibera che regola la comunicazione politica durante il periodo in cui l’Italia è in campagna elettorale in vista della consultazione del 26 maggio.
Insomma via libera alla proposta del presidente Alberto Barachini di aprire le tribune politiche alla discussione ed al contraddittorio. Viene così abbandonata la formula precedente secondo la quale il candidato singolo era intervistato da tre politici da tre giornalisti.
In campagna elettorale i telespettatori si troveranno di fronte ad una formulazione completamente diversa. Le tribune politiche si aprono con il confronto fra tre candidati.
Quando al numero degli ospiti c’è stata unanimità anche sulla proposta di avere in studio tre personaggi. La vigilanza ha anche approvato le delibere per la par condicio nella elezione del Presidente della Regione Piemonte e del consiglio regionale , così come per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali.
Inoltre i confronti vengono organizzati da viale Mazzini che invia le disposizioni alle reti dove si svolgono le tribune elettorali. La discussione in commissione era già iniziata la scorsa settimana perché lo stesso Barachini aveva parlato di tribune elettorali realizzate un po’ con un confronto all’americana. Una modifica che inizialmente il MoVimento 5 Stelle aveva criticato. Inoltre era stato accusato il presidente della vigilanza di voler violare la libertà dei giornalisti della Rai nell’organizzare i confronti in tutta autonomia.
Barachini però ha spiegato: nel tentativo di accogliere le preoccupazioni di una ingerenza nell’attività editoriale delle testate giornalistiche Rai, ho presentato un sub emendamento che lascia la più ampia libertà organizzativa alle testate mantenendo, però lo schema del confronto e del contradditorio che è il fulcro della mia proposta.
Rai | ecco la nuova par condicio per le tribune politiche | niente duelli ma confronti
3 Aprile 2019
2 Minuti di lettura
0
Commenti