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La7 è l’unica rete generalista cresciuta negli ascolti durante questa stagione televisiva, crescendo di una percentuale a due cifre. Oggi viene lanciato un prodotto nuovo: è vero che il brand di Minoli è storico, ma allo stesso tempo è nuovo. Innanzitutto sarà inserito in una fascia privilegiata, spiega il direttore di rete Salini, poi ci saranno degli elementi di innovazione.
La parola passa subito a Giovanni Minoli: “Con Cairo abbiamo discusso in modo piacevole: è stata una discussione ricca, perché hanno voglia di fare. La speranza è che la domenica qualcuno cerchi Lilli, trovi me e non cambi canale”. Il giornalista ha parole di elogio per la collega, che sta dimostrando come un progetto costruito sul lungo periodo possa funzionare: a tal proposito, Minoli ricorda i suoi Mixer, La storia siamo noi e Un posto al sole, che testimoniano il successo di un investimento sulla qualità.
“La collocazione -prosegue Minoli- è di prestigio, in quanto per adesso eredita un prestigio più di partenza che non di risultati storici. Se uno trova qualcosa che risponde alla sua esigenza di informazione, ci può essere un effetto positivo”. A quell’ora la controprogrammazione prevede Fazio: “A lungo termine potrebbe essere stimolante. È la lotta di Davide contro Golia. Ha sempre vinto Golia, ma una volta che ci è riuscito Davide, se lo sono ricordato tutti”.
Il programma avrà una durata di 45 minuti.In particolare, Minoli sottolinea quanto i giovani sentano il bisogno di informarsi: lo osserva nelle università, quando tiene degli incontri. Sottoposti a un flusso ininterrotto di comunicazione, avvertono la necessità di capire. ” Le interviste le fanno tutti, però il faccia a faccia non è stato molto ripreso, quindi mantiene una sua freschezza e che ho visto confermata dall’esperienza in radio”. Pietrangelo Buttafuoco sarà parte della squadra con uno spazio che viene definito “à la Buttafuoco”, perché uno in grado di scrivere sia sul Foglio che sul Fatto non è definibile: “Dev’essere per questo che non lo assumono mai, perché hanno paura”. Il segmento dedicato al “faccia a faccia” occuperà una ventina di minuti, ma non viene svelato il protagonista del primo.
La puntata di Faccia a faccia si articolerà in cinque momenti e si chiuderà con una risata: la sigla finale infatti, sarà affidata alla Sora Cesira, la cui canzoni parodia spopolano in rete. La struttura narrativa è quella del rotocalco: non un appuntamento monotematico, ma varie pagine che si susseguono.
Viene chiesto dei trascorsi in Rai, con cui i rapporti si sono chiusi in maniera burrascosa: la trasmissione che ha sostituito in palinsesto La storia siamo noi è stata Il tempo e la storia, su cui però Minoli non dà alcun giudizio. Ricorda però che La storia siamo noi aveva ricevuto un premio mondiale da History Channel come miglior progetto di divulgazione storica, e quindi “naturalmente è stato chiuso”.
Il discorso va al servizio pubblico: “Un palinsesto che, per la maggior parte, è composto da format standard adattati, mentre a mio avviso serve il racconto dell’identità in modo significativo e globalizzato. Grazie al recupero dell’evasione col canone in bolletta, si potrebbe crescere a vantaggio del telespettatore-cittadino”. Con la scandenza della concessione alla Rai, è stata chiesta una redistribuzione per il rinnovo del sevizio pubblico: come rete che fa dell’informazione il prodotto principale, La7 deve rispettare una serie di vincoli perciò si impone di ripensare il sistema.
La conferenza stampa si conclude qui, l’appuntament è per domenica .