Si parla di terremoti a dieci anni di distanza dal sisma del 6 aprile 2009 che distrusse L’Aquila e altri centri dell’Abruzzo provocando 300 vittime.
Le domande a cui è chiamato a rispondere il geologo, sono tante. Tra queste, alcune: dove accadrà il prossimo terremoto in Italia? Quanto sarà violento? Ti uccide il terremoto o la casa costruita male? Perché un sisma di magnitudo medio-bassa in Italia miete così tante vittime e danni, mentre in Giappone no?
A 10 anni esatti da quel giorno, la domanda è sempre la stessa, come per il terremoto di Amatrice che nel 2016 ha devastato ancora l’Italia centrale, puntando su altre zone.
Per rispondere, è necessario viaggiare nella storia e nel passato per capire dove sono avvenuti i grandi sismi del passato, se è possibile prevedere dove avverrà il prossimo e quanto sarà forte.
Memoria, conoscenza e prevenzione sono infatti l’unica risposta possibile in un paese come l’Italia che troppo spesso sembra dimenticare e perdere consapevolezza della propria storia. Il viaggio di Sapiens parte a largo della costa est della Sicilia, a bordo della nave del CNR, da Catania fino alle Eolie per capire qual è la causa profonda dei terremoti avvenuti nello stretto di Messina e come si generano gli tsunami; se anche l’Italia è terra di tsunami e quali zone potrebbero eventualmente essere colpite, ricordando quelli di Sumatra e Fukushima.
Il viaggio prosegue sul massiccio del Pollino in Calabria, dove una faglia si manifesta in superficie e può essere toccata con mano.
Poi Tozzi arriva all’Aquila e ad Onna, dove capiamo qual è la differenza fra noi e i giapponesi e perché è importante il pesce gatto Namazu.
Tozzi ci racconterà la leggenda legata a questo pesce in un Paese dove i terremoti sono davvero frequenti.
Nella mitologia giapponese a dare origine ai terremoti è un enorme pescegatto chiamato Namazu che vive nel fango, nel sottosuolo.
Namazu non può provocare terremoti perché il dio Kashima secondo la mitologia giapponese lo sorveglia limitandone i movimenti con una pietra. Ma quando Kashima lascia solo Namazu ecco che il pescegatto si scatena e provoca violenti terremoti.
Il corpo del pescegatto si estende al di sotto di tutto l’intero arcipelago giapponese. La sua coda in particolare si trova al disotto del territorio di Shinosa e Hidachi. All’interno del corpo del pescegatto si trova una pietra sacra che in parte emerge nel tempio dedicato al dio Kashima.
Dopo questa leggenda si torna alla drammatica realtà.
Tozzi giungerà in Friuli dove, dopo il terribile terremoto del 1976, la popolazione locale e le istituzioni hanno portato avanti un progetto di ricostruzione che è il fiore all’occhiello del recupero del patrimonio edilizio e culturale dopo la distruzione.
Tenendo sempre presente che le catastrofi non esistono, esistono solo i fenomeni naturali che diventano catastrofici per colpa dell’uomo, lo studio dei terremoti aiuta a comprendere il meccanismo che li genera, per capire come difendersi. Ma l’Italia è fatta così: sismi e opere d’arte, borghi e faglie e solo conoscenza scientifica, informazione, memoria degli eventi e pianificazione del territorio consentono quella prevenzione che può salvare delle vite.