Il talk di Paolo Del Debbio parte da Ficarolo, in provincia di Rovigo, dove la popolazione è mobilitata contro l’arrivo di qualche decina di migranti, disposto dal prefetto. I circa 30 profughi potrebbero essere accolti da una struttura alberghiera del paese veneto, ma gli abitanti sono contrari. Una situazione che ricorda da vicino quanto successo nelle scorse settimane a Goro (Ferrara), dove i cittadini avevano posto delle barricate per bloccare l’ingresso di alcuni extracomunitari.
Il dibattito politico si sofferma proprio sull’accoglienza dei migranti, prendendo le mosse dalle varie situazioni di questi giorni: da Napoli, dove 25 ragazzi stranieri assistono al match di campionato contro la Lazio; a Muggia (Trieste), dove è stata indetta una manifestazione contro l’arrivo di circa 20 migranti da ospitare presso un ex asilo di suore. Gli inviati di «Quinta Colonna», in collegamento da queste piazze, documentano in tempo reale cosa accade.
In studio – insieme a Del Debbio – politici, giornalisti e persone comuni. Infine, lo spazio comico di Gene Gnocchi per rileggere con ironia l’attualità.
La protesta di Gorino contro gli immigrati, il presidio a Milano davanti ad una caserma che ospita extracomunitari. E infine le polemiche tra Europa ed Italia sulle quote di migranti da assegnare ad ogni paese. Piccoli e grandi segnali che alimentano la polemica, esasperano gli animi, impediscono di capire, facilitano le strumentalizzazioni politiche.
«Terra!», il settimanale firmato da Toni Capuozzo, in onda in seconda serata, su Retequattro, torna su questi temi e lo fa a partire proprio da quanto successo nel paese del ferrarese, con i blocchi stradali per impedire che un gruppo di donne venissero ospitate in un ostello.
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Il settimanale di approfondimento della rete diretta da Sebastiano Lombardi è andato a Gorino per raccontare quella comunità e cercare di capire le ragioni di una reazione sbrigativamente liquidata come razzista.
Cosi come è andato nei due centri che ospitano le donne respinte, per raccogliere le loro storie, intrise di violenza.
E poi le polemiche e le contraddizioni di un Paese, il nostro, che tra ipocrisia ed affermazioni di principio cerca la propria strada per affrontare un tema, l’immigrazione, destinato a durare nel tempo.