Al timone del programma, come sempre, c’è Donatella Bianchi che, riparte dalla costa sud-ovest della Sardegna per iniziare il viaggio del 2019.
La conduttrice, telecamere al seguito, arriva al tradizionale mercato comunale cagliaritano di San Benedetto che, con i suoi 8.000 metri quadrati di esposizione, è il più grande mercato coperto d’Italia ed uno dei maggiori d’Europa. Al suo interno, c’è un grande spazio dedicato alla vendita del pesce e dei prodotti del mare a miglio zero.
Si vola poi a Capo Teulada, un angolo di natura affascinante, che quest’anno riserva una grande novità: è stato firmato l’accordo tra la Regione e il ministero della Difesa, che sancisce che la magnifica spiaggia di Porto Tramatzu a Capo Teulada perde le servitù militari e torna libera, restituita ai cittadini come patrimonio della collettività. Lo stesso succederà presto per altri luoghi simili occupati dai militari. Per quel tratto costiero, che è stato finora nell’elenco delle zone di interesse di sicurezza nazionale e quindi precluso al pubblico, il ministero della Difesa ha formalmente avviato le procedure per la cessazione della concessione marittima sulla spiaggia.
I maggiori artisti sardi del XX secolo sono stati ispirati da suoi paesaggi e costumi. Adagiata su un fondo valle, racchiuso dai rilievi incontaminati, Teulada è un centro di tremila e 500 abitanti del basso Sulcis, celebre per scenari costieri di impareggiabile bellezza, dove strapiombi si alternano a cale di sabbia chiara e soffice.
Proprio lì, a pochi passi dal poligono militare, si scoprirà come funziona il sistema delle dune di Teulada. Un habitat che poggia sul delicato equilibrio tra le praterie di Posidonia presenti nei fondali e le sabbie chiarissime della spiaggia. Un sistema tanto affascinante quanto delicato, che va monitorato giorno per giorno.
Si entrerà nelle grotte di Santa Barbara, un gioiello della natura scoperto casualmente dai minatori nel 1952 durante i lavori di scavo di un pozzo. Agli occhi dei minatori dovette apparire come una visione. Fino ad allora era sconosciuta, nascosta nelle viscere della montagna. Invece è una delle più antiche del mondo, la più ‘anziana’ d’Italia, una meraviglia naturale incastonata nel cuore della miniera di San Giovanni, nel territorio di Iglesias. Dopo un lungo periodo di chiusura, dal 2016 è visitabile con accessi regolamentati, limitazioni che servono a preservarla come si deve a un gioiello prezioso. La loro bellezza e imponenza lasciano letteralmente senza fiato.
A seguire si andrà nelle acque incontaminate di fronte a Capo Malfatano, sui cui fondali, a una profondità di 40 metri, si possono ammirare delle ancore in piombo, indizio dell’esistenza di un importante porto, probabilmente fenicio-punico, ora sommerso.
Negli stagni di porto Budello, si racconterà della pesca a circuizione, un particolare tipo di pesca tradizionale, praticata nelle aree umide della regione, grazie alla quale si pescano muggini, marmore, cefali. Le reti a circuizione vengono utilizzate allo scopo di racchiudere completamente, e in forma circolare, una certa parte di mare dove è stata concentrata artificialmente una grossa quantità di pesce. Queste reti hanno la forma di un grande lenzuolo.
Torna anche Fabio Gallo, col quale si ammireranno le magnifiche posidonie che crescono floride al largo di Porto Pino. Ma non solo: insieme a lui si andrà anche alla scoperta delle saline più longeve della Sardegna, le saline Conti Vecchi, un sito di archeologia industriale che si è trasformato in un’immensa area naturalistica.