Saranno complessivamente quattro appuntamenti in prime time a partire da domenica 28 aprile alle 21.20. Il nuovo corso della trasmissione punta sui grandi processi dell’epoca attuale che saranno riproposti per cercare di approfondirli e trovare altri particolari sui quali, forse, non ci si è soffermati abbastanza.
Sarà anche l’occasione per comprendere la complessità del nostro presente.
Domenica 28 aprile, si inizia con un fatto di sangue che ha profondamente colpito l’opinione pubblica: il caso Ciontoli.
La puntata, infatti, ha per titolo Un Colpo d’Aria – il caso Ciontoli
Vengono ricostruite le circostanze della morte di Marco Vannini quel 17 maggio del 2015. Vannini, 20 anni, si fermava a casa della fidanzata Martina Ciontoli per la notte.
Poco dopo la mezzanotte il 118 riceve una chiamata da parte del padre di Martina, Antonio Ciontoli. L’uomo chiedeva aiuto per Marco, spiegando che era stato vittima di un piccolo incidente avvenuto in bagno.
La realtà però è un’altra: il ragazzo è stato raggiunto da un colpo di pistola, e morirà dissanguato nel corso della notte. Il padre della ragazza, Antonio Ciontoli, avrebbe sparato a Vannini al braccio. La pallottola ha poi fatto nel corpo del ragazzo un percorso fatale: ha attraversato torace, polmone destro e cuore conficcandosi in una costola. In casa, quella sera, erano presenti, oltre ad Antonio e Martina, anche Federico, fratello di Martina, e la sua fidanzata Viola Giorgini, assolta e non coinvolta nella richiesta dell’accusa in Appello.
Successivamente tutta la famiglia Ciontoli è accusata di omicidio volontario. Secondo la versione data dai Ciontol nel corso l’interrogatorio dell’ottobre 2015, Marco alle 23.20 si trovava nella vasca da bagno. Il futuro suocero, quando Antonio avrebbe tirato fuori due pistole che Marco da tempo voleva vedere. aveva detto il sottufficiale. Il colpo sarebbe partito per sbaglio nel riprendere l’arma che rischiava di sfuggirgli di mano. Ma una questa versione è difficilmente credibile.
Il processo deve far luce su molti fatti ancora non chiari. Innanzitutto si deve appurare la motivazione che ha spinto la famiglia Ciontoli a non chiamare subito i soccorsi. Probabilmente poteva esserci la possibilità di salvare la vita a Marco Vannini in caso si soccorso tempestivo.
Della morte assurda e ancora inspiegabile di Marco Vannini si sono occupati tutti i programmi di cronaca delle tv generaliste e non solo.