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Il primo servizio della serata si occupa di animali: Veronica Ruggeri documenta Il business del bracconaggio. Giacomo e il figlio Carmine, cacciatori di frodo, hanno fatto del bracconaggio il proprio business: un complice va a negoziare con loro, che sono molto scrupolosi nella trattativa. In passato infatti, si sono ritrovati la guardia di finanza in seguito a una soffiata: loro non risparminao sulle minacce, vantando come referenza di aver lavorato per “Sandokan”, il boss Schiavone di Casal Di Principe. I due possiedono uccelli protetti che vendono a centinaia di euro.
La Ruggeri si presenta il giorno dopo, dopo aver avvisato le forze dell’ordine: Giacomo si discolpa sostenendo che ha gli uccellini per farci giocare i bambini. nel frattempo la polizia proede al sequestro dei volatili, tra cui capinera e usignolo. Sul retro della casa, un apposito campo di cattura, studiato per attirare gli animali: terra opportunamente allagata, reti, uccelli finti.
Si prosegue con Nadia Toffa: Soldi gratis a tutti. La iena scopre un movimento in cui la gente può ottenere 1500 euro al mese: il COEMM, questo il nome, chiede un euro al mese per sostenere l’iniziativa. Le conferenze del presidente Maurizio Sarlo sono tenute come veri e propri eventi che riempiono i palazzetti: ogni partecipante versa 10 euro come donazione, stratagemma per non dovervi pagare alcuna tassa. La Toffa viene guidata da Fabiana, che pure ha versato il suo euro mensile: la cifra irrisoria, aggiunta al grande sogno della sicurezza economica, sono i fattori determinati per il successo del COEMM.
Un fiume di soldi che non si sa dove vanno a finire: 90mila iscritti, più i partecipanti agli incontri. Sarlo chiede di credere in lui, quasi fosse un messia. Per continuare a raccogliere euro inoltre, tutti devono essere “allineati”: solo in quel momento i leggendari 1500 euro verrebbero essere elargiti. Naturalmente, quando la Toffa lo raggiunge, dice di non doverle rendere conto di niente.
Si prosegue con Marco Maisano: Il passaggio dei migranti dall’Africa all’Europa. Il giornalista percorre la strada dei migranti dal Marocco: per entrare in Europa si passa ovviamente dalla Spagna, cercando di introdursi clandestinamente nei camion. Passare normalmente, come dimostra lo stesso Maisano, è difficile alla iena infatti, viene chiesto di spegnere telecamera.
La iena parla con due ragazzini, Amid e Mourad, che vogliono raggiungere Europa “perché qui non è possibile vivere”: i due adolescenti sperano di essere accolti in qualche campo, così da poter imparare un mestiere e poi trovare lavoro. Uno di loro sogna di poter guadagnare i soldi per mandare i genitori alla Mecca. In realtà non sono ancora pronti: Maisano li trova che stanno studiando la situazione, per capire come muoversi e rendersi conto quanto velocemente la polizia al porto di Ceuta possa avvistarli. I ragazzini portano Maisano a vedere dove dormono, tra le sterpaglie: quando però provano a tornare al porto, forse perché isti il giorno prima, vengono fermati.
Maisano continua con il suo reportage, fino a quando ritrova Amid e Mourad: “Ci hanno chiesto le generalità, ma almeno stavolta non ci hanno picchiato”. L’inviato chiede allora se accada spesso: succede una volta a settimana, però i due non si arrendono. “Ci proveremo sempre”, gli dicono. Il servizio si chiude con le immagini disperate dei barconi che attraversano il mare, contrapposte alla loro idea che il futuro sia in Europa.
Giulio Golia incontra il papà di un sedicenne ucciso da un vigile, Mario De Nuzzo: Quando lo Stato uccide un figlio due volte. Il papà del ragazzino sostiene che il vigile loavesse minacciato ripetutamente, mentre l’omicida nega: avrebbe sparato per errore mentre l’adolescente cercava di scavalcare un muro per entrare allo stadio. A Oria, paese in cui è avvenuto il fatto, si è creato un vero caso: la Cassazione ha stabilito che la famiglia di Mario debba versare oltre 508mila euro al vigile.
Si prosegue con Pietro Sparacino: La manipolazione della tv. Fingendosi un giornalista, Sparacino chiede opinioni alla gente su temi quali il matrimonio gay, la legalizzazione delle droghe leggere: dato che però tutti danno le risposte che ritengono più socialmente accettate, la iena chiede se possono dire il contrario. Con la scusa di dover realizzare un servizio diverso, puntando sull’empatia degli intervistati, alcuni non hanno nessun problema ad affermare l’esatto contrario. Evidentemente le convinzioni non erano tanto salde.
Il prossimo servizio è Niccolò Torielli: Un dolce scherzo per Pucci. Con la complicità di Rachela, la figlia del comico, Pucci viene trascinato in una escape room dove deve trovare al soluzione a indovinelli impossibili. Al termine del servizio, Pucci arriva in studio per sottoporsi a un quiz contro il piccolo Simone: ovviamente il bambino sa tutte le risposte.
È il turno di Luigi Pelazza: La schiavitù dei camionisti: come bombe per la strada. La iena si occupa dei ritmi inumani dei camionisti, che arrivano a guidare persino 15.16 ore. Spesso sono le aziende a incitare gli autotrasportatori a ricorrere a espedienti vari, affinché percorrano più chilometri senza che questi risultino nella scheda dell’autista. Uno dei trucchi consiste nell’inserire una calamita in un punto preciso del veicolo, cioè sui sensori di movimento: in questo modo, pur essendo su strada, il camion risulta in pausa. Chi si rifiuta, rischia il posto di lavoro: meglio quindi la multa, piuttosto che rimanere senza lavoro. Eppure guidare di più non equivale a guadagnare di più, e c’è sempre da sperare di non essere colti dal sonno.
Secondo servizio di Nadia Toffa: Quando i terremoti li provoca l’uomo. La Toffa si occupa di sismi indotti, le cui cause risalgono a geotermia, bacini idrici artificiali, estrazione di gas metano e petrolio. La geologa Albina Colella ripercorre casi di terremoti avvenuti in California e Olanda: in Italia ce ne sarebbero 14, di cui uno in Toscana nel 2000. Riguardo quello in Emilia Romagna di quattro anni fa, vi è solo l’ipotesi. I rischi connessi ai centri di stoccaggio del gas riguardano al momento l’ Abruzzo.
Gaetano Pecoraro dedica il suo servizio alla Tav: Miliardi di euro pubblici per il megatunnel: perché? Nel tunnel dei lavori del Terzo Valico è presente l’amianto, che richiederà miliardi di soldi pubblici per essere smaltito: il costo dell’opera ne risulterebbbe lievitato. L’Enel, che pure aveva in progetto un impianto eolico in zona, ha rinunciato alla sua realizzazione. Il giornalista si reca in uno dei cantieri, dove l’amianto si riconosce a occhio nudo. Ultimo particolare, non è stata avviata alcun bando per assegnare l’appalto dei lavori. Maisano ha chiesto spiegazioni al ministro Del Rio, ma l’intervista non può essere trasmessa a causa della par condicio: è però disponibile on line.
Si parla ancora di terremoto, ma con Roberta Rei: Il terremoto fa uscire le suore dalla clausura. A Norcia le suore di clausura hanno dovuto abbandonare il loro monastero: la Rei va a conoscerle, e si mostrano molto più aperte rispetto a religiosi che hanno parlato di un terremoto come punizione divina per le nostre mancanze di rispetto.
La puntata si conlude qui, l’appuntamento è per martedì.