Nel talk politico condotto da Paolo Del Debbio, in primo piano l’emergenza sicurezza a Milano.
Dopo il sabato sera da “Far West” dello scorso 12 novembre, con l’omicidio di un uomo in via Padova, e dopo le risse in Stazione Centrale e il blitz antidroga a Rogoredo, nel capoluogo lombardo sembra riesploso l’allarme criminalità. La polemica ha assunto contorni nazionali quando il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto di spostare in città alcuni dei militari impegnati nel Giubileo di Roma: il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha così promesso altri 150 militari da impegnare sul territorio cittadino.
La trasmissione a cura di Raffaella Regoli, inoltre, parte dalla metropoli milanese per allargare il proprio sguardo ad altre città in cui vengono denunciati episodi di violenza.
Nella seconda parte, Quinta Colonna continua a monitorare l’accoglienza dei migranti che origina polemiche in diversi centri italiani: da Castel d’Azzano (Verona) a Ficarolo (Rovigo), fino a Novara.
In studio, politici, giornalisti e persone comuni. Gli inviati del programma sono in diretta dalle piazze che raccontano i temi della puntata. Infine, torna lo spazio satirico con protagonista Gene Gnocchi.
Come cambia il mondo dopo Donald Trump? Domanda complessa alla quale Terra!, il settimanale firmato da Toni Capuozzo, prova a dare una risposta nella puntata in onda lunedì 21 novembre, in seconda serata, su Retequattro.
Per l’elezione del ricco miliardario alla Casa Bianca c’è chi esprime soddisfazione (Russia, Cina, Gran Bretagna), almeno a giudicare dalle prime prese di posizione, e chi, invece, sperava in Hillary Clinton (l’Europa ad esempio). Per Bruxelles, la vittoria di Trump è stata una specie di nuova Brexit.
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C’è l’incognita Nato (Trump ne ha promesso il ridimensionamento), la ferita aperta dell’Ucraina, lo stridente contrasto tra le affermazioni di principio del nuovo Presidente U.S.A. sull’immigrazione ed i balbettii europei. Per non parlare delle tensioni ai confini tra paesi baltici e Russia. E ancora: la crisi siriana, il ruolo dell’Iran dopo l’accordo sul nucleare o dell’Arabia Saudita (generosa finanziatrice dei Clinton e del fondamentalismo).
Il settimanale di approfondimento della rete diretta da Sebastiano Lombardi, con una serie di interviste a protagonisti e studiosi di geopolitica, formula qualche ipotesi e delinea alcuni scenari possibili.