Per quanto riguarda lo scorso novembre, nella categoria IN ci sono:
1. La classe degli asini (Rai 1)
2. Tu sì que vales (Canale 5)
3. We Bare Bears (Boing)
Nella categoria OUT ci sono:
1. Un medico in famiglia 10 (Rai 1)
2. Il boss delle cerimonie 4 (Real Time)
3. Zig & Sharko (K2) (Spot)
Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN.
La classe degli asini
Genere: Film tv
Rete: Rai 1
In onda: 14 novembre, alle 21.10
Il film è ambientato a Torino nel 1964 e Mirella (Vanessa Incontrada) è insegnante e madre di Flavia, una bambina che all’età di due anni è stata colpita da una grave malattia, l’encefalite, e per questo motivo non è mai andata a scuola. Sarà proprio la situazione di sua figlia uno dei motivi a spingere Mirella Casale a lottare affinché vengano abolite le classi speciali e tutti i bambini possano andare a scuola insieme. La battaglia di questa coraggiosa donna divenne legge dopo l’approvazione del ministro Franca Falcucci, la legge 517 del 1977 infatti abolì definitivamente le classi differenziali. La “classe degli asini” non è solo un titolo sensazionale, ma è proprio il modo in cui venivano chiamate queste classi riservate agli alunni con gravi deficit. Il tema è estremamente delicato ed è giusto che sia il servizio pubblico ad occuparsene, una televisione che finalmente adempie pienamente al suo scopo, cioè quello di avere anche una funzione pedagogica. La storia di Mirella Antonione Casale è sempre estremamente attuale, perché purtroppo capita ancora oggi di sentir dire da qualche genitore, o insegnante, che la presenza di alcuni “casi difficili” rallenta il normale svolgimento del programma. Di insegnanti come Mirella, ne abbiamo bisogno ancora.
Genere: Talent show
Rete: Canale 5
In onda: dal 24 settembre al 26 novembre, il sabato, alle ore 21.10
Rispetto agli scorsi anni la bilancia pende più verso la presenza di esibizioni di talento e di storie che toccano importanti argomenti (trattati peraltro con grande delicatezza) quali la disabilità, il bullismo, l’adozione, l’immigrazione, il rapporto padre figlia….
Qualche esibizione trash permane ma in numero limitato e stigmatizzata come “non valente” dai giudici, differenza rilevante rispetto ad alcune cadute di stile dello scorso anno. L’atmosfera – dalla musica, alle battute, al clima disteso e allegro – è più adatta al pubblico familiare del sabato sera: Gerry e Maria si emozionano e riescono con i loro commenti a valorizzare i concorrenti e il messaggio che trasmettono. Ma anche Teo, che in altri programmi veste i panni del cinico, qui esprime il meglio di sé, sottolineando aspetti positivi o stigmatizzando esibizioni di dubbio valore e gusto con la sua sottile ironia. La battuta pronta di Teo e Gerry, qualche loro simpatico botta e risposta rendono il programma frizzante e divertente. Zerbi, nelle passate edizioni più freddo e severo, cede anche lui in qualche occasione all’emozione.
We Bare Bears
Genere: Serie animata
Rete: Boing
In onda: Durante la stagione, in vari giorni e vari orari
La tecnologia, e il modo in cui ha trasformato le nostre vite e quelle dei nostri figli, è uno dei temi preponderanti in questa interessante serie che racconta le avventure di tre simpatici fratelli adottivi: Grizzly, Panda e Ice Bear. Il loro vero obiettivo è quello di integrarsi con gli altri e per farlo cercano di imparare ad utilizzare al meglio gli smartphones o qualunque altro strumento social o tecnologico come fanno tutti. Ma loro in fondo sono solo degli orsi, notoriamente asociali, che in questo caso desiderano più di ogni altra cosa far parte del mondo che li circonda alla maniera in cui li vuole la società. I tre protagonisti vivono in una caverna ma possiedono tv, connessione a internet e tablet di ultima generazione, rappresentati appunto come bisogni primari per sopravvivere nella giungla umana di una città come San Francisco come in un’altra qualunque metropoli del mondo. Il più esperto dei tre è Panda che si preoccupa sempre di controllare i like che ha ottenuto con i suoi post su Facebook. Tutti e tre vanno pazzi per i selfie e il loro più grande sogno è diventare famosi grazie alla rete. La serie animata è tratta da una webcomic ed ha merito di mettere in ridicolo certi atteggiamenti che appartengono agli adolescenti ma anche agli adulti. I bambini si divertono e scoprono che i tre orsi non sono poi tanto diversi dai loro fratelli maggiori ma neanche dai loro genitori, sempre troppo occupati a “socializzare” virtualmente.
Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Un medico in famiglia 10
Genere: Serie tv
Rete: Rai 1
In onda: dal 7 settembre al 24 novembre, il mercoledì o il giovedì alle ore 21.15
La situazione già confusa della famiglia Martini alla decima edizione precipita definitivamente. Riepilogando, ricordiamo che Lele ha perso la prima moglie, ha divorziato dalla seconda, tenendo i figli con sé lontano dalla madre, ne ha avuta una terza che vive in Francia con il loro bimbo lontano dal padre. Ma questo è niente. Infatti, una volta distrutta la figura paterna come riferimento stabile (ricordiamo che Lele ha passato lunghi periodi all’estero mollando le responsabilità educative dei figli ai nonni, in particolare a nonno Libero, unico punto fermo per le nuove generazioni Martini), nella nuova serie non resta che distruggere quella materna, rovinando la memoria di Elena, la prima moglie. Lei, descritta sempre come affettuosa moglie e madre, in realtà è stata infedele al punto tale da rimanere incinta dell’amante, celando poi al marito il tradimento e il fatto che Anna non fosse sua figlia biologica.
Una tragedia che sconvolge tutti gli equilibri e causa ad Anna il più totale disorientamento e un dolore immenso in un momento delicato della vita, quello delle scelte, professionali e affettive.
Lo sfondo della storia, una casa in cui entrano ed escono familiari e amici (con i loro amori e tradimenti), non è che un contorno divertente e improbabile, che attutisce la tragedia con i toni della commedia e che confonde ancor più le idee, portando a chiedersi: in “Un medico in famiglia” la famiglia qual è? Il solito finale della serie “tutto è accettabile basta che peace and love trionfino”, persino tra i due “papà” rivali, è quasi fastidioso.
Il Boss delle cerimonie 4
Genere: Docu-Reality
Rete: Real Time
In onda: durante la stagione, in vari giorni e in vari orari
A Sant’Antonio Abate, nel napoletano, si trova quello che nella trasmissione viene chiamato “il castello”, un grande albergo gestito dalla famiglia Polese. Qui si tengono pranzi o cene di nozze, battesimi, comunioni e banchetti di ogni sorta. Il programma ne racconta alcuni, seguendo anche i momenti che precedono i festeggiamenti: puntualmente, da quattro edizioni, si assiste ad un autentico festival dell’eccesso. Le famiglie protagoniste vogliono a tutti i costi mettere in piedi ricevimenti memorabili, senza preoccuparsi di scadere nel kitsch più assoluto. Conta solo sfoggiare un vestito costoso, mangiare in abbondanza, banchettare a tempo di musica neomelodica fino a notte fonda. Quando però i protagonisti diventano i bambini, la situazione peggiora. Si consideri quanto visto in una puntata, dedicata ai festeggiamenti per la Prima comunione di una ragazzina. La piccola vuole una festa favolosa e i genitori assecondano tutti i suoi desideri: le comprano un vestito da piccola sposa, la fanno viaggiare su una limousine, le preparano una serenata e organizzano un ricevimento pomposo che ha tutto l’aspetto di un matrimonio. Il programma ha così, nuovamente, rappresentato quello che a tutti gli effetti è un processo di adultizzazione dei più piccoli, avallato dalla connivenza di genitori devoti al culto dell’apparenza. Il modello proposto, dunque, è profondamente sbagliato e soprattutto antieducativo, potenzialmente anche nocivo data la risonanza mediatica offerta dalla trasmissione.
Zig & Sharko
Genere: Serie animata
Rete: Real Time
In onda: dal 16 settembre all’11 novembre 2016, in più repliche in vari giorni e vari orari
Zig e Sharko, rispettivamente una famelica iena e un indomito squalo, vivono su un isola vulcano e sono in perenne antagonismo. Zig ama praticare lo sci d’acqua facendosi trasportare sulla cresta di gigantesche onde, con lo scopo in realtà di riuscire a raggiungere la sirena Marina per mangiarsela; lo aiuta con piani geniali, ma puntualmente destinati a fallire, il paguro Bernie. Sharko, amico di infanzia di Zig, è innamorato di Marina e la difende sventando ogni volta i piani dei due, mentre Marina ingenuamente passa il suo tempo a trastullarsi sulle rocce. Se Zig è in pericolo, però, Sharko, pur sempre amico della iena, non indugia e interviene per salvarlo.
Il cartone animato non ha dialoghi e questo fa sì che lo spettatore debba concentrarsi sulle immagini e le azioni per comprendere le vicende; le azioni si susseguono, però, con un ritmo troppo serrato e un certo compiacimento per situazioni violente, perché il piccolo spettatore abbia il tempo di dare una qualsiasi interpretazione delle stesse e non venga disorientato. Peraltro, la sirena contesa dai due protagonisti ricorda lo stereotipo donna-oggetto da possedere e difendere per il proprio egoismo e simbolicamente l’incapacità umana di stabilire un legame affettivo significativo e fondato sul dialogo e la condivisione. L’unica nota positiva resta infine la sirena, rappresentata con una certa femminilità e grazia.