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Saviano etichetta il 2016 come “L’anno dell’esclusione”. La prima foto è una porta che si apre, siamo al confine tra USA e Messico, è il 30 aprile 2016, a cinque famiglie messicane è stata data la possibilità di attraversare quel muro per poter abbracciare i propri familiari per 3 minuti. Solo dal 2009 mezzo milione di genitori messicani sono stati deportati nel loro paese dovendo lasciare i figli americani. Oltre 6 mila i morti che hanno tentato di attraversare il muro. La parola Muro è stata anche la sintesi della campagna elettorale di Trump. Un video mostra il Presidente Americano che parla di immigrazione. Si torna indietro nel tempo, alla costruzione del muro di Berlino. Una nuova foto mostra i muri più recenti, costruiti in Europa, che fino a quel momento era considerato un luogo aperto. Un’altra foto mostra biciclette nei cassonetti, siamo lungo un nuovo confine, quello tra Russia e Norvegia. I profughi, per attraversare il confine, utilizzavano infatti biciclette. Tutti questi muri non hanno fermato l’emergenza migranti ma hanno causato esclusione e violenza. Dei 160mila richiedenti asilo, meno di 9mila hanno avuto una collocazione e Saviano ricorda che il Diritto di asilo è sancito dal Trattato di Lisbona, non rispettare il trattato vuol dire andare contro ai volori dell’Unione Europea.
24 ottobre 2016, a Gorino arriva la notizia che sta per arrivare un pullman con 12 profughi, un gruppo di abitanti contrari, ha organizzato una vera e propria barricata, protestando al grido de “Non passa lo straniero”. Su quel pullman c’erano 12 donne tra cui una ragazza incinta di 8 mesi. Tra loro c’è Abidemi Ogbalaja, fuggita da Boko Haram, con il corpo ustionato dalle torture di chi l’avrebbe voluta prostituta. In studio arriva la ragazza che parla a tutti quelli che non conoscono la sua storia.
Si torna dal primo blocco pubblicitario con il video del salvataggio della piccola Giulia da parte dei Vigili del fuoco, dopo il terremoto del 24 agosto. Lo racconta al pubblico Mario D’Angeli, il vigile del fuoco che quella notte tragica è partito per Amatrice ed ha salvato la bambina.
Si cambia completamente argomento per parlare di Social. Il protagonista del 2016 è Snapchat, il social dell’immediatezza, che piace molto ai giovanissimi. E’ una piattaforma che non ha memoria, quello che viene pubblicato scorre via veloce e dopo pochi secondi è già vecchio. Saviano mostra una foto scattata nel 1972 durante la guerra in Vietnam, è la famosissima foto che ritrae Kim Phuc bruciata dal Napalm, un’immagine che ha fatto il giro del mondo, ricca di storia e memoria. E’ il 2016, Tom Egeland pubblica su facebook la stessa foto, che dopo poco però viene censurata, secondo l’algoritmo del social non si rispettavano infatti le leggi sulla nudità. Ci sono voluti giorni per spiegare all’algoritmo il valore storico di quella foto, per Saviano l’editore mondiale oggi è proprio un algoritmo.
Si passa a parlare di Brexit e delle notizie false girate su internet durante la campagna presidenziale americana. Di tutte le notizie, le più cliccate sono state proprio quelle false. Un esempio per tutti: su internet esce la notizia che in una pizzeria si ritrovano quotidianamente pedofili, la storia è falsa ma diventa virale, la gente inizia a parlarne e addirittura si arriva ad una sparatoria. In studio viene invitato Fabio Rovazzi webstar diventato famoso con il pezzo “Andiamo a comandare”.
Altro argomento fondamentale che ha caratterizzato il 2016: Le unioni civili, che sono diventate legge a maggio. Nonostante ciò c’è ancora molto da fare: secondo le statistiche l’Italia ha il record di omicidi di trans ed è uno tra i paesi più omofobi in Europa. Un pensiero va a Tiziana Cantone, la donna che ha visto pubblicata la propria intimità e si è tolta la vita. 18 ottobre 2016, Martina, una ragazza di 16 anni, con il problema di obesità fin da bambina, denuncia il fatto di non trovare lavoro perchè tutti la considerano troppo grassa. La ragazza, invece di essere valutata per il suo curriculum, viene valutata per la sua taglia. Altro caso che ha acceso i dibattiti sul web, un uomo da una valutazione negativa di un hotel per la presenza di troppi ragazzi invalidi. Saviano viene colpito dal commento di un giovane, si tratta di Giacomo Mazzariol, che ha un fratello disabile. Il ragazzo ha scritto una lettera per i “normali”, pubblicata da La Repubblica. Oggi il ragazzo legge una lettera dedicata proprio al fratello Giovanni.
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Foto della distruzione causata dalla guerra in Siria introducono un nuovo personaggio, Loris De Filippi, Presidente di Medici Senza Frontiere. De Filippi ci parla della situazione ad Aleppo, degli ospedali bombardati e degli innocenti morti.
E’ luglio 2016, due uomini di colore vengono uccisi. Il 7 luglio, a Dallas, sul finale di una manifestazione di protesta, un uomo uccide alcuni poliziotti per vendetta. Si tratta di una battaglia razziale che ha visto oltre 10 morti in pochi giorni. Foto simbolo diventa quella di Colin Kaepernick, giocatore di Football americano rimasto seduto durante l’inno. Muhammad Ali, morto nel 2016, è stato un altro personaggio che ha ispirato molti attivisti. Saviano ripercorre la storia di Emmett Till, un giovane ragazzo ucciso ingiustamente solo per aver rivolto la parola ad una donna bianca, era il 1955, siamo nel Mississipi, i suoi assassini sono stati assolti. La storia del ragazzo ha formato un giovane che a quel tempo ancora non era nessuno: si tratta di Muhammad Ali.
Prima di concludere Saviano vuole mostrare un’ultima immagine e sullo sfondo appare una scritta: “Verità per Giulio Regeni”, con l’augurio che nel 2017 da speranza si trasformi in realtà.