Donatella Bianchi racconta l’Argentario, splendido promontorio, o meglio un’isola, circondata dal mare che attrae i turisti per l’unicità del suo paesaggio, del suo ambiente marino e del suo clima eccezionalmente mite. Caratteristiche che lo rendono un luogo di vacanza ideale per gran parte dell’anno.
L’Argentario era conosciuto e frequentato già nell’antichità: lo dimostra la villa romana dei Domizi Enobarbi in località Santa Liberata. Ed ha anche conservato alcuni “gioielli storici” come i forti spagnoli e le torri di avvistamento che difendevano il territorio dagli attacchi dei pirati saraceni.
La Bianchi racconta che, secondo alcuni studiosi, l’Argentario possa essere persino il centro della perduta Atlantide. Anticipa la conduttrice: “Abbiamo indagato nell’identità di questi luoghi incantevoli e ricchi di storia, nei quali torno sempre volentieri perché, ogni volta, scopro, qualcosa di nuovo. Qui mi sento a casa, perché sono nel mare, su un’isola leggendaria”.
La sua vera storia si svela nelle antiche mappe che lo hanno raffigurato come viene raccontato dallo storico locale Gualtiero della Monaca. Segue un viaggio tra Giannutri, Porto Santo Stefano e Porto Ercole per la rievocazione storica dell’assedio del pirata Ariadeno Barbarossa nel 1544, altro personaggio del mito di quest’angolo di mare. Ma gli attacchi, le razzie, non sono mai riusciti ad intaccare l’identità di questa terra forte determinata che è sempre stata capace di risorgere, così come nella Seconda Guerra Mondiale, quando fu completamente rasa al suolo, come racconta lo storico Alessandro Busonero. Un bombardamento terribile, che cancellò anche la piccola ferrovia che collegava Porto Santo Stefano ad Orbetello. Oggi quel percorso è un suggestivo percorso ciclabile.
Il mito ritorna ai giorni nostri con la famiglia Agnelli, che ha segnato il destino recente dell’Argentario. C’era un legame fortissimo tra Gianni Agnelli e questa terra: qui sceglieva quasi tutti i suoi marinai, come ricordano Alfredo Alocci, che per tanti anni navigò con lui, e il giornalista Daniele Busetto, che ha ricostruito il legame con il mare dell’Avvocato.
Per quanto riguarda l’aspetto enogastronomico, la cucina riesce ad unire i sapori genuini della terra e del mare. Il piatto per eccellenza è la zuppa di pesce conosciuta col nome di caldaro, ma non possiamo non citare gli ottimi vino ed olio, ricavati grazie al lavoro secolare di contadini, ormai lontani nel tempo, che riuscirono con enorme fatica a creare delle terrazze coltivabile su questo “scoglio chiamato Argentario”. Vi segnaliamo infine il principale evento folcloristico: il Palio Marinaro dell’Argentario che dal 1937 ogni 15 agosto si disputa nelle acque di Porto Santo Stefano.
Con Fabio Gallo si andrà, invece, a Livorno per la Settimana Velica Internazionale dell’Accademia navale di Livorno e Città di Livorno.