”Inaccettabile -afferma Elisabetta Scala, responsabile Osservatorio Media del Moige– la messa in onda dell’intervista che è offensiva per le tante donne vittime di violenze, ricordiamo il caso di Sara la ragazza bruciata e uccisa dal suo fidanzato, e dannosa per tutte coloro che ancora stanno subendo violenza e non trovano il coraggio di denunciare. Ancora più inappropriate le parole della conduttrice Barbara D’Urso che definisce questi tentativi di omicidio come atti di
”troppo amore”.
Elisabetta Scala continua: “Mi sento, da mamma, di ricordare a tutte le nostre figlie che la violenza fisica e psicologica non può essere mai chiamata amore e mi auguro che sarà preso qualche provvedimento affinché scene simili non si ripetano in televisione specialmente in un orario di fascia a protezione specifica per la tutela dei minori. Per questi motivi denunciamo il programma all’AgCom”.
Il giorno successivo alla messa in onda dell’intervista, nel corso della puntata, Barbara D’Urso ha cercato di correre ai ripari. Infatti ha difeso il proprio operato affermando che mai avrebbe potuto utilizzare parole di scusa per un atto così brutale e drammatico. Ha sottolineato che lei, da sempre, è una paladina del rispetto per le donne ed è contraria ad ogni tipo di violenza contro cui si è sempre battuta. Insomma ha cercato di prendere le distanze da quanto si era detto nel corso della puntata incriminata.
Non è la prima volta che i contenitori della principale rete Mediaset, Pomeriggio 5 e Domenica live, finiscono per suscitare polemiche e attirano l’attenzione di organi e associazioni preposte alla tutela dei diritti dei minori dinanzi al piccolo schermo. Uno dei casi più gravi accadde il 19 gennaio del 2014 quando in piena domenica pomeriggio, la D’Urso si occupò di amore e sesso sfrenato.