La voce narrante è di Enrica Bonaccorti. La serie racconta la vita di uomini e donne che, anche in situazioni difficili, quando il corpo è un ostacolo,non si arrendono e cercano sempre di incamminarsi verso una dimensione affettiva adulta. Per loro, piccoli grandi eroi in un mondo non sempre facile, la ricerca della felicità tra relazione e sessualità deve diventare un obiettivo da raggiungere.
Le vicende presentate spesso sono laceranti, altre volte presentano persino tratti buffi perché del mondo della disabilità non si conoscono e si apprezzano le multiformi capacità espressive e comunicative.
La serie è incentrata su quattro storie, presentate come piccoli film: i protagonisti presentano tutti disabilità motoria o cognitiva ma non si arrendono e affrontano le gioie e i dolori della libertà sessuale.
Infatti, una delle prime libertà perdute irrimediabilmente quando si è disabili, è la propria intimità. La serie segue i quattro protagonisti alla ricerca di una sessualità libera e consapevole.
Il corpo dell’amore | seconda puntata: Giuseppe. Todos Santos
Il protagonisti della storia odierna è Giuseppe, 24 anni, attivista disabile e omosessuale di Bologna. Il giovane si reca a Napoli per partecipare al Gay Pride e coglie l’occasione per recuperare alcuni oggetti di sua proprietà rimasti in una vecchia cantina dopo il trasloco della sua famiglia. Qui incontra il giovane fotografo Andrea, e il viaggio che doveva durare un solo giorno, assume un significato totalmente differente e per Giuseppe significherà anche incontrare l’amore.
Il corpo dell’amore | le altre storie
Nella prima puntata abbiamo incontrato una giovane donna su sedia a rotelle dalla nascita. Nella seconda, di questa sera, un attivista omosessuale disabile.
Incontreremo, successivamente, un’aspirante assistente sessuale e una madre con figlio disabile.
Il corpo dell’amore racconta un mondo in cui ciò che apparentemente è “atipico”, in realtà così atipico non è. I problemi che i protagonisti “atipici” affrontano (o di cui hanno paura) sono problemi che tutti riconosciamo immediatamente come nostri, perché tutti li affrontiamo o vorremmo avere il coraggio di affrontarli nella nostra vita.