Il direttore ha definito la sua rete la più impegnata nella lotta contro la mafia.
La vicenda raccontata nel documentario risalente al 2014, è oggetto di un’inchiesta da parte della procura di Palermo. Quando il processo di primo grado si è concluso, nell’aprile del 2018, la Corte d’Appello aveva inflitto condanne molto pesanti a politici come Marcello Dell’Utri, a mafiosi come Leoluca Bagarella e ai due carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni.