Indice dei contenuti
Le trasmissioni analizzate nel mese di maggio :
TV IN –
- 9 Mesi (La5)
- Ballando con le stelle (Rai 1)
- Jams (Rai Gulp)
TV OUT –
- Il Grande Fratello (Canale 5)
- Uomini e Donne ( Canale 5)
- You (Netfllix)
TV IN| 9 Mesi
Ogni mercoledì in seconda serata e il sabato alle 16.30 su La5.
Per nove mesi la telecamera segue alcune coppie in attesa di un bimbo in alcuni momenti di vita familiare: quando danno la notizia ai propri cari, nelle visite mediche e le ecografie, i cambiamenti fisici della mamma con sensazioni e sentimenti che l’accompagnano, nelle confidenze di entrambi, le preoccupazioni, la crisi che può comportare nella coppia un tale cambiamento di vita.
Le vicende sono riprese sempre con rispetto e una discrezione, specialmente nei momenti più delicati quali il parto, senza morbosità o curiosità eccessiva, riuscendo, con tatto, a trasmettere l’emozione di chi assiste al miracolo di una vita nuova, ne è partecipe, l’accompagna fino al momento in cui viene alla luce e se ne prende cura.
Il racconto ben evidenzia la gioia dei protagonisti, l’emozione fino alle lacrime, quella consapevolezza che sta per cambiare tutto mista a una certa incoscienza, quella necessaria a buttarsi in un’impresa più grande di noi.
Ultratrentenni ma anche giovani poco più che ventenni che sono voluti diventare genitori; donne che diventano mamme perché il bimbo cresce in loro e ne percepiscono ogni movimento, e uomini che si prendono cura teneramente delle compagne e che si emozionano all’idea di diventare papà, restando completamente conquistati da una creaturina, nel momento in cui la prendono in braccio.
Cosa può accadere di più straordinario a due persone che si amano? Cosa c’è di più bello e reale da raccontare?
TV IN| Ballando con le stelle
Il programma terminato è andato in onda il sabato alle 21.20 su Rai 1.
Nulla da aggiungere su programma ormai conosciuto e apprezzato come un punto fermo del palinsesto televisivo e un appuntamento fisso per gli appassionati del ballo e tante mamme e figlie. Qualche polemica che un po’ stona nel contesto di un ambiente in cui il clima è sempre sereno e positivo e o concorrenti diventano amici tra loro. Ma il ballo è ogni anno anche il veicolo per trasmettere messaggi importanti e per tirar fuori la parte più umana e anche spirituale, dei concorrenti…o dei giudici.
È successo in particolar modo nella semifinale dove a sorpresa i “ballerini” hanno incontrato loro familiari e tirato fuori attraverso abbracci e balli emozionanti l’affetto per i loro cari. Ma ancora più toccante la testimonianza di Ettore Bassi che ha raccontato l’arrivo della sua bimba più piccola, inaspettatamente con sindrome down, e la gioia che questa bimba gli dà, con gli occhi illuminati dall’amore di papà: una testimonianza che vale più di tanti discorsi su ciò che ogni persona può dare, insostituibile e irrinunciabile, anche quando ha un cromosoma in più.
Commovente anche nell’ultima serata Ivan Cottini che seppur affetto da sclerosi multipla non smette di esprimere col ballo emozioni e un senso artistico fuori dal comune, trasformando i suoi limiti in punti di forza.
TV IN| Jams
La serie TV per ragazzi conclusa è andata in onda su Rai Gulp dal lunedì al venerdì alle 22.15. É possibile guardarla su RaiPlay.
Joy, Alice, Max e Stefano alunni di prima media, partecipano a una gara di cucina con il nome di Jams. Joy, leader del gruppo, pian piano si allontana dai compagni a causa di un problema personale: le molestie subite da un adulto amico di famiglia. La serie, con la collaborazione di un ospedale pediatrico, tocca sapientemente un tema molto delicato, ponendo l’attenzione sui segnali di disagio e non sul disagio stesso.
Lodevole la scelta di trattare un argomento difficile in un contesto comunque fresco e allegro. Fra i tanti aspetti positivi ne va evidenziato uno: i personaggi hanno un approccio naturale e reale, contrariamente ai “tipi stereotipati” che le serie per ragazzi ci hanno abituati a vedere in questi anni, valore che rende originale il prodotto, pur causando una debolezza nel ritmo. I Jams, con spontaneità, ci portano nel loro mondo, attraverso video, discorsi e dialoghi che, a volte, sembrano persino improvvisati.
Apprezzabile la scelta di omettere alcune scene “forti” lasciando all’intuizione le motivazioni e la comprensione e, soprattutto, l’invito a dialogare di queste problematiche con genitori, docenti e altre figure di adulti.
TV OUT| Il Grande Fratello
Il programma terminato è andato in onda il lunedì alle 21.25 su Canale 5.
Il programma, già sanzionato nella stagione precedente per atti di bullismo e di prevaricazioni, non sembra voler cambiare rotta. Nuovamente si assiste di continuo a dialoghi e scene aggressive fino ad arrivare a una puntata in cui gli spettatori, tanti giovanissimi purtroppo, hanno dovuto assistere a una vera e propria aggressione nei confronti di una concorrente, persino con un contatto fisico violento da parte di un altro concorrente che è apparso visibilmente esaltato, alterato e in forte stato di agitazione come se fosse stato sotto effetto di stupefacenti. La stessa vittima dice: “non ti ricordi le cose perché sei fatto dalla mattina alla sera?”
Non sono mancate parolacce, insulti volgari, urla (anche viso a viso) e svalorizzazione della figura della donna. La conduttrice afferma, decisamente fuori luogo, “di donne che fanno le gatte morte e si buttano con un uomo in macchina, in bagno e in altri posti ce ne sono”.
Per non farsi mancare nulla anche quest’anno sono state pronunciate bestemmie che ormai vengono ignorate completamente, in perfetta linea con uno stile ormai consolidato di non rispetto di alcuna categoria.
Speriamo che arrivino nuove sanzioni!
TV OUT| Uomini e Donne
Su Canale 5 dal lunedì al venerdì alle 14.45.
Non si possono ignorare le segnalazioni di protesta che continuano a pervenire, né si può ignorare che purtroppo viene seguito da tante adolescenti che rischiano di costruire la loro idea di relazione d’amore sulla base delle storie presentate.
Un vero peccato visti gli ingredienti dello show: innanzitutto un linguaggio frequentemente sboccato, volgare e irrispettoso e modalità espressive sovente di derisione se non addirittura da “bulli” – l’apice è sto raggiunto da una secchiata d’acqua lanciata dalla Cipollari a una partecipante -. E capita di frequente che i partecipanti siano pesantemente presi in giro e denigrati, specialmente se esprimono sentimenti più profondi e intimi.
Permane il dubbio che si tratti di storie costruite, con concorrenti presi spesso da agenzie di casting che cercano di ritagliarsi nel contesto “un personaggio” che li renda noti, disposti a tutto per attirare l’attenzione, usando ogni arma di seduzione per conquistare la “preda” e arrivare ad “amoreggiare” davanti alle telecamere, possibilmente con più di una persona, per strappare baci – tutti ugualmente profondi e appassionati – e poter raccontare di aver alla fine “consumato”. Eh sì, perché se non sei disposto a finire a letto con una persona praticamente sconosciuta, sei proprio uno “sfigato”.
E intanto i nostri ragazzi assimilano come modelli relazioni sentimentali superficiali, vuote, finte, spacciate per “amore”. Una forma di pornografia dei sentimenti, sottile, non evidente ma subdola, che può ammalare gli animi dei più giovani, dei più fragili, dei più sensibili.
TV OUT| You
La serie TV è disponibile su Netflix.
In una piccola libreria di New York un giovane libraio matura un’ossessione deviante per una ragazza che lo spinge a pedinarla e a trovare il modo di intrufolarsi nella sua vita pur di instaurare una relazione sentimentale, con l’accortezza di uccidere le persone potenzialmente di ostacolo, utilizzando come attenuante l’“amore”.
La serie è sicuramente coinvolgente e ricca di suspense, eppure presenta alcune falle che possono configurarsi come criticità. La vicenda è narrata in prima persona da Joe e l’adozione di tale punto di vista, da un lato, consente di conoscere dettagliatamente l’evoluzione dei pensieri e delle motivazioni che guidano i suoi comportamenti; dall’altro, può risultare pericoloso perché, con il progredire delle vicende, si rischia di empatizzare eccessivamente con i suoi stati mentali, fino a poter giustificare le azioni. Per questa ragione, la visione è adatta a partire dai 16 anni con la presenza di un adulto competente che riesca a discutere e incanalare le capacità empatiche degli adolescenti.
Inoltre, è spiacevole la risoluzione dell’intreccio: la morte di Beck, l’arresto di un innocente e l’apparente lieto fine per Joe, il quale continua a vivere indisturbato e sereno, nonostante le sue numerose azioni raccapriccianti, frutto di una mente intrappolata in esperienze infantili traumatizzanti.