Poi, uno sguardo alla cosiddetta “carne stampata” in 3D da un ricercatore italiano a Barcellona e agli sviluppi demografici a cui va incontro la popolazione mondiale.
Inoltre, non è mancato l’apporto di Alberto Angela, che ha fatto conoscere da vicino le preziose stature custodite nel Museo del Parco Archeologico di Ercolano. Nelle puntate successive andrà anche a Houston e al Museo Egizio di Torino.
In tutto saranno ben nove le puntate – in onda ogni mercoledì – con cui Piero Angela prosegue anche in questa stagione il lavoro instancabile di cui è protagonista ormai da 39 edizioni.
L’esordio è stato una conferma dello stile ormai inconfondibile di Angela: precisione, pacatezza, chiarezza e ricchezza di contenuti. Mai toni enfatici o iperbolici, argomenti interessanti e immagini di livello, con collaboratori – a partire da Alberto Angela – decisamente all’altezza.
Di seguito potrete ripercorrere la diretta della prima puntata di SuperQuark edizione 2019.
I saluti di rito ai telespettatori aprono la puntata prima dell’introduzione del documentario sugli scimpanzè in Senegal.
Piero Angela spiega che Dynasties della BBC è una serie di lavori su varie specie animali del pianeta, realizzata con un punto di vista focalizzato sulle dinamiche “sociali” e famigliari degli esemplari studiati.
Andrà in onda un documentario all’inizio di ogni puntata e questa sera si inizia con quello sugli scimapnzè.
La troupe britannica ha seguito per dure anni un gruppo di scimpanzè in Senegal, in una porzione dell’Africa occidentale in cui le condizioni per la sopravvivenza solo al limite per questa specie.
David è il maschio alfa del gruppo, un leader forte e determinato che conserva il suo ruolo di potere da più di due anni. È un tempo insolitamente lungo, perché per gli scimpanzè le lotte con i rivali sono continue e le insidie del contesto naturale innumerevoli.
Le immagini mostrano una fase delicata della leadership, perché David è vecchio e solo. Non è facile, per lui, tenere unito il gruppo e difendersi dai rivali.
Anche perché la siccità e gli incendi hanno distrutto il loro territorio e c’è molta agitazione tra gli scimpanzè. L’unico ad aiutarlo è Kehiel, un nuovo amico che si dimostra fidato e collaborativo.
Mentre ad insidiarlo è soprattutto Luthor, determinato a prendersi il potere. Ma ci sono almeno altri due maschi disposti a combattere.
La sfida si consuma quando otto scimpanzè femmine diventano ricettive sessualmente in contemporanea. A quel punto, David prova ad accoppiarsi per riconfermare le gerarchie, ma non ci riesce: ne nasce un lungo scontro fisico che si chiude a notte inoltrata, quando gli esemplari più giovani feriscono gravemente i loro capo.
Per David sembra non esserci più scampo. Le donne con i cuccioli gli si avvicinano per cercare di supportarlo e curargli le ferite, però le sue condizioni non sono buone. Quando la sete non lascia scampo, il gruppo decide di incamminarsi per coprire i dieci chilometri di distanza dall’oasi più vicina e lo abbandona, dandolo per spacciato.
Lui si riprende a fatica e riesce a seguire – pure se con molto ritardo – i suoi compagni. È ferito, affamato e assetato, l’impresa sembra proibitiva.
Caparbio più cha mai, riesce nell’impresa e raggiunge il gruppo appena dopo un affondo con cui Luthor ha tentato la dimostrazione per diventare il nuovo maschio alfa.
Quando vedono rientrarlo, i maschi tornano al fianco del loro vecchio leader ed emarginano Luthor: David ha riconquistato il suo potere.
La fine della stagione secca arriva come una manna e permette al gruppo di ritrovare, acqua, cibo e armonia. David ne approfitta per guarire, ma la debolezza può ancora tradirlo in caso di sfide da parte degli altri maschi.
Decide di farsi nuovi alleati e sono in cinque a supportarlo quando una dele femmine è di nuovo pronta ad accoppiarsi.
Stavolta, riesce nell’intento e dopo nove mesi nasce un piccolo maschio. Per lui è la riaffermazione definitiva del potere e diventa il maschio alfa ad aver generato più prole nella storia del gruppo, oltre a quello ad aver mantenuto la leadership più a lungo.
Le immagini in onda sono meravigliose.
Il servizio successivo è quello sulle grotte di Bueno Fonteno. Nei pressi del Lago d’Iseo, tra le province di Bergamo e Brescia, l’acqua ha scavato un intero sistema idrogeologico fatto di cunicoli, gallerie, fiumi sotterranei e sculture rocciose di origine carsica.
Piero Angela lo spiega introducendo il servizio di Paolo Magliocco e Francesca Marcelli.
Le grotte di Bueno Fonteno sono state scoperte in tempi recenti e sono ancora da esplorare a fondo. Per ora, se ne sono ispezionati circa 32km, ma il sistema è molto complesso e rimane tanto da fare. SI pensa ci sian oaltri 100km da scoprire.
Sul fondo, c’è un sistema idraulico enorme, con veri e propri laghi sotterranei e specie animali uniche e delicatissime.
Ora è il momento di Alberto Angela. Si trova al Museo Archeologico di Ercolano, tra le magnifiche statue restituite dagli scavi della Villa dei Papiri, sommersa dall’eruzione del Vesuvio nel I secolo a.C.. Villa scoperta nel 1700 e appartenuta a Lucio Calipurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare.
È chiamata così perché al suo interno sono stati ritrovati migliaia di papiri (o framemnti di essi) anche con scritti greci.
Tra le statue ritrovate ci sono quelle di Diana, Artemide, Saffo, Ercole…tutte di fattura magistrale. Tra i veri capolavori c’è quello che raffigura Hermes. Fu trafugato da un gerarca nazista e poi riportato in Italia da Rodolfo Siviero, un agente speciale grazie al quale possiamo ammirare questa preziosissima statua.
Fa il paio con quella del Satiro Dormiente, altro gioiello del Museo per la straordinaria capacità di trasmettere vitalità, con u’attenzione maniacale ai dettagli.
Gli artificieri del Genio militare disinnescano ogni anno migliaia di ordigni di vario tipo. Lo fanno in teatri di guerra, occupandosi di vecchi ordigni bellici inesplosi o ancora neutralizzando esplosivi nelle operazioni di polizia.
Un lavoro che richiede un continuo addestramento per tenere il passo sia dell’evoluzione nel confezionamento degli ordigni pericolosi, sia delle tecniche e degli strumenti per individuarli e disinnescarli, in continua implementazione.
Ogni anno, l’Esercito forma circa 900 artificieri, poi impiegati nelle varie forze armate e di polizia.
Oltre al servizio in esterna con gli uomini dell’Esercito, Piero Angela ha organizzato anche una dimostrazione in studio, insieme al fido Paco Lanciano.
A Barcellona vive Giuseppe Scionti, un ricercatore italiano che vorrebbe creare carne da nuove proteine vegetali, attraverso delle particolari stampanti 3D.
Barbara Bernardini è andata in Spagna a trovare il Bioingegnere per approfondire il lavoro di cui è protagonista.
Scionti spiega che realizzare una bistecca vegetale sarebbe fondamentale, perché gli allevamenti intensivi sono diventati insostenibili per il nostro pianeta: utilizzano quantita spropositate di suolo, acqua e mangimi e con l’aumento della popolazione in futuro sarà impossibile soddisfare il fabbisogno planetario di carne.
Quello che prova a fare il ricercatore italiano con un lavoro enorme di ingegneria molecolare è di ricreare una bistecca identica a quella di carne per consistenza, sapore e proprietà nutritive, solo realizzata con proteine vegetali.
Inoltre, cerca di farlo utilizzando una stampante 3D, nata per creare oggetti e modificata allo scopo. Se il progetto dovesse conlcludersi positivamente, potremmo trovare carne di questo tipo anche nei supermercati e per il benessere del nostro pianeta sarebbe una svolta.
Il Demografo Antonio Golini si occupa da anni del calo demografico italiano. Nel nostro Paese ci sono sempre meno giovani e sempre più anziani. Nel 2045 l’Italia avrà la popolazione più vecchia d’Europa e le nascite saranno ridotte al lumicino.
Un calo ben peggiore di quello comunque in atto anche negli altri paesi.
Secondo Golini sarà difficile invertire al tendenza in tempi brevi. Servirebbero politiche massicce di supporto alla natalità e un intervento culturale che non faccia più pensare ai bambini solo come ad un bene individuale, ma anche come colletivo.
Per anni, dice, gli elevati tassi di natalità in alcune zone del mondo ha diffuso l’idea che in altre fosse superfluo continuare a fre figli, ma ne va della stessa sopravvivenza del nostro impianto socio-economico.
Adesso un servizio dall’Istituto d’Ingegneria del Mare di Roma. È lì che i Ricercatori del CNR effettuano migliaia e migliaia di test per capire più a fondo il comportamento di imbarcazioni, navi, sommergibili e aerei (per eventuali ammaraggi) nelle più disparate condizioni. Uno studio determinante per evitare gli incidenti e perfezionare l’ideazione dei natanti.
Ad aprile, l’incendio della Cattedrale Notre Dame ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo, perché sembrava dovesse perdersi un tesoro inestimabile.
Lo Storico Alessandro Barbero spiega come incendi e distruzioni abbiano costellato l’intera storia di monumenti e edifici come questo. Nella Prima Guerra Mondiale, la Cattedrale di Reims – molto simile a quella di Notre Dame – si incendiò completamente, ma è stata rimessa in sesto.
I danni alla Cattedrale di Parigi sono più contenuti di quelli che si pensava inizialmente, dunque Barbero si dice fiducioso su un recupero efficace e in temi relativamente brevi. Spiega anche che più volte Notre Dame ha subìto incidenti, modifiche e per un periodo si pensò anche di demolirla: “Le Cattedrali sono luoghi vivi, in continua trasformazione. Notre Dame rinascerà”.
In tutte le grandi esplorazioni dell’uomo, quello del cibo è stato un problema centrale. Necessario alal sopravvivenza, doveva essere trasportato e conservato nelle situazioni più impensabili.
Tra le condizioni più ostiche c’è senza dubbio quella degli Astronauti nello spazio.
L’assenza di gravità e le altre condizioni al di là della nostra atmosfera mettono alla prova l’ogranismo dell’uomo. L’Astronauta italiano Luca Parmitano spiega come siano fondamentali un’alimentazione completa e varia insieme alla necessità di ingombrare il meno possibile e ridurre al minimo i rifiuti (il più possibile riciclabili).
Parmitano ha chiesto ad alcuni Chef di pensare a menù appositamente per le missioni spaziali, contribuendo così ad un’innovazione da sempre sospinta dalle necessità nelle misisoni spaziali. Attualmente su una navicella arrivano anche lasagne e tiramisù, pur sotto forma di preparazioni speciali.
“La dieta tipicamente italiana – conclude Parmitano – è la più completa e contribuisce a colmare anche un’altra esigenza: quella del piacere legato al cibo e della convivialità, fondamentale”.
La trasmissione si chiude con un focus sulle notizie e i consigli di lettura. In genere, veniamo colpiti più facilmente dalle brutte notizie e per questo pensiamo che il mondo vada sempre peggio. La realtà, però, dice che nel complesso le condizioni di vita dell’uomo sono migliorate enormemente nel corso degli ultimi secoli, arrivando a livelli di benessere mai conosciuti.
La prima puntata di SuperQuark finisce qui.