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Innanzitutto ci sarà un “Facebook journalism project”, in quanto Facebook sarà per la prima volta main sponsor. Con una postazione apposita, si terrannno dei workshop e degli incontri che parleranno del rapporto tra il social network e l’informazione. A Facebook si aggiunge Google, già sponsor l’anno passato: in collegamento Skype, Simona Panzeri illustra i vari workshop, tra cui quellocu come caricare i contenuti editoriali on line.
Presenti anche il sindaco di Perugia e il capo della Protezione Civile dell’Umbria, che spiega quanto il sisma sia stato associato alla regione: l’appello quindi, è aiutare a raccontare l’Umbria che sta in piedi e una regione che sta subendo forti contraccolpi nel settore del turismo.
Dal 2014 è main sponsor pure Amazon, rappresentato in conferenza da Alessandro Saccò. Sarà Amazon a portare quattro giornalisti di fama internazionale: tra le lezioni previste, una su come trarre il meglio delle interviste e una su Trump come “candidato del Cremlino”.
Si terrà inoltre un panel sull’autopubblicazione e la sua importanza per i contenuti di qualità. Al sabato sera invece, verrà trasmessa in anteprima la prima puntata della serie I love Dick.
Azienda sponsor anche Eni, per cinque giorni in trasferta a Perugia: le aziende infatti, stanno imparando a comunicare in maniera sempre diversa. Una ricerca addirittura, ha stabilito che la gente si fida più delle notizie delle aziende che di quelle dei media: a tal proposito si volgeranno vari panel. Uno su come si gestisce la comunicazione nelle aziende, uno sul brand journalism, uno su come le fake news nuocciano alle aziende.
La parola passa ad Arianna Ciccone: “Noi puntiamo sull’alfabetizzazione, sul dare gli strumenti ai cittadini per navigare in questo mondo: sono i cittadini a doversi attrezzare, perciò siamo contro qualsiasi provvedimento legislativo. Perché alla fine si tratta di censure e limitazione. Altro tema che ci sta a cuore, le querele temerarie: dobbiamo stare al fianco di chi subisce pressioni, solitamente freelance che non hanno le spalle coperte”. E sul programma del Festival: “arriveranno speaker da tutto il mondo, parleremo di tutto”. La Ciccone ringrazia poi i tanti sponsor non presenti, inclusi Nestlé e Ferrovie dello Stato.
Da Trump alla Siria, dalle inchieste sul Vaticano di Emiliano Fittipaldi, alla diretta di Pierluigi Pardo del mercoledì sera: questi gli appuntamenti. Ma anche, il giovedì, l’appuntamento sul bullismo con Giovanni Floris. Ci sarà un incontro con Silvia Truzzi e Pietrangelo Buttafuoco, arriverà Carlo Lucarelli, ci sarà un incontro con Milena Gabanelli; i ragazzi di Lercio incontreranno i giornalisti per parlare di post falsità. Presente persino Beppe Vessicchio.
Wu Ming e Zerocalcare parleranno del loro modo di fare reportage coinvolgendo i giovani; Giulia Innocenzi e Giuseppe Cruciani si confronteranno sul veganesimo. Lirio Abbate terrà un incontro su Mafia capitale. Immancabile Marco Travaglio, mentre Roberto Saviano sarà a teatro con il tema delle storie che non si possono raccontare.
La squadra di Gazebo si sposta al teatro Morlacchi. Per la musica, Manuel Agnelli e una serata con alcuni rifugati siriani.
I giornalisti porteranno testimonianza dall’Azerbaijan, dallo Yemen, dall’Africa oltre che dagli Stati Uniti. Poi hacking russi, esperti di Wikileaks, di elezioni americane e propaganda, di informazione rivolta ai millennials.
La Ciccone si sofferma sull’incontro con i genitori di Giulio Regeni, durante il quale verrà introdotto il documentario realizzato da Bonini e Foschini.
Per la prima volta infine, spazio a sport e disabilità. Netflix porterà un documentario sulla privacy.
Tocca poi a Chris Potter, che ripercorre quanto già annunciato in inglese, per chi è collegato in streaming. Aggiunge che si parlerà anche di Panama papers, del futuro della free press. L’invito finale, in conclusione, è non solo quello di unirsi all’evento, ma di partecipare divertendosi.
La conferenza stampa si conclude qui, non senza ricordare che il terremoto sarà tema di dibattito: come si comunica l’emergenza senza creare allarmismo, con tanto di tour operator che organizzeranno visite nei prinicpali centri umbri.