Il protagonista è Emilio Di Giovine che fin da subito parla ai microfoni del programma.
Di Giovine racconta la storia della sua famiglia e dei suoi legami stretti con i clan calabresi.
Il padre dell’uomo ad un certo punto, quando Emilio era giovane, sembrava essersi stancato di questa vita ed inizio a lavorare in un’industria di sigarette.
Purtroppo la vita non permetteva di sopravvivere con quei pochi soldi che si guadagnavano ed il padre di Emilio dovette tornare a lavorare nel malaffare.
Di Giovine Emilio seguendo le orme del padre, iniziò a fare il vero playboy milanese che spende soldi all’infinito, si circonda di donne e vive senza regole.
L’uomo si è allontanato dalle regole dei clan calabresi e ad un certo punto della sua vita, era interessato solo a fare soldi grazie l suo fiuto per gli affari.
L’inviata del programma ricompone i pezzi del puzzle che rappresenta la storia di Maria Serraino facendo domande al quartiere di piazza Prealpi.
Tutti parlano bene della donna, descritta come una brava signora, con dei figli educati che veniva rispettata da tutti e difendeva il quartiere.
La signora viene considerata la vera boss della famiglia, che pensa alla casa ma che non si fa scrupoli ad ordinare omicidi per difendere gli affari familiari.
Emilio Di Giovine narra della storia che cambiò per sempre la sua vita.
L’uomo durante un pranzo con un amico e le loro fidanzate fu invischiato in una sparatoria nella quale morì Adele Lazzaroni, la fidanzata diciassettenne ed incinta del Boss Di Giovine.
Da quel momento Emilio diventò uno dei capi più pericolosi e temuti, perchè non aveva più paura della morte.
Nonostante l’ascesa senza sosta di Di Giovine, sua madre restava l’unica a potergli dire cosa fare.
La vita di Emilio Di Giovine continua a prendere sempre nuove pieghe e dopo la morte di Ciccio Serraino e suo figlio negli ospedali riuniti, lui diventa l’unico che può aiutare i suoi zii.
Il Boss contatta un signore della guerra per aiutare i suoi parenti ma sarà solo una delle tante volte che l’uomo farà da figura cardine in queste storie di vendetta.
Il 31 luglio 1992 coincide con la fine di un’indagine italo-portoghese volta a smascherare i trucchetti di Maria Serraino per comunicare con suo figlio in Portogallo.
Dopo un’indagine effettuata tra i vicino di Maria, viene scoperto che la donna parava con suo figlio attraverso un telefono di una signora.
Emilio Di Giovine viene arrestato in Portogallo ma questa volta la polizia riesce anche a smascherare un suo ennesimo tentativo di evasione.
Soltanto i tanti controversi fatti che lo hanno coinvolto, la perdita dei parenti cari e le parole della sua piccola figlia hanno distrutto la dura scorza di Emilio Di Giovine e lo hanno portato a cambiare vita.
L’uomo racconta di aver soffocato il vecchio se sesso per far uscire fuori una nuova persona ed ora è un uomo che paga le bollette regolarmente, è sposato ed ha un figlio di 4 anni anche se lui ne ha 70.
L’unica preoccupazione di Di Giovine è di non poter garantire un futuro a suo figlio.