Di seguito l’intervista:
Iena: Come stai?
Paola Perego: Male.
Iena: Male perché?
Perego: Perché mi sento messa in mezzo in una cosa molto più grande di me.
Iena: E poi?
Perego: Sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma. Ora resteranno senza lavoro.
Iena: Raccontaci cosa ti è accaduto…
Perego: Sono disorientata, questa è la parola giusta. Ancora non me ne rendo conto di quello che sta accadendo.
Iena: Ti senti un capro espiatorio?
Perego: È tutto troppo. È tutto troppo surreale.
Iena: Cioè?
Perego: Cioè mi hanno messa in mezzo in una cosa che è molto più grande di me.
Iena: E come ti senti?
Perego: Sono disorientata, spaventata, non riesco a rendermene conto, vedo i giornali e mi sembra una cosa surreale, che non sta capitando a me.
Iena: Hai paura?
Perego: Non ho ancora metabolizzato, non riesco a capire bene che cos’è questa violenza contro di me.
Iena: L’hai vissuta come una violenza?
Perego: Una violenza terribile, brutta.
Iena: E perché a te?
Perego: Non me lo merito, io credo di essere una brava persona.
Iena: Sicuramente lo sei, ma le critiche sono al programma…
Perego: Ma la mia preoccupazione, credetemi, non è per me, è veramente per tutte quelle persone che lavorano con me. Pensa che guadagnano due lire ed ora veramente avranno problemi a pagare l’affitto, perché non è che gli stipendi Rai proprio ti permettono di navigare nell’oro.
Iena: Che idea ti sei fatta?
Perego: Che mi hanno messa in mezzo.
Iena: In che senso?
Perego: Che è qualcosa di molto più grande.
Iena: Spiegati meglio.
Perego: C’è gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina facendogli l’altarino, abbiamo visto in televisione qualunque cosa. (Questo, ndr) era un gioco. È scoppiata la bomba, ma la bomba non c’è.
Iena: E perché qualcuno ha visto la bomba?
Perego: Hanno usato me come potevano usare forse qualcun altro. Forse è scomodo mio marito.
Iena: Tuo marito?
Perego: Può essere, forse ho un marito scomodo.
Iena: Ma perché questa necessità di trovare l’arma del delitto?
Perego: Ma sai non la stanno cercando l’arma del delitto, hanno già fatto la sentenza.
Iena: E qual è la sentenza?
Perego: Hanno chiuso il programma e io adesso credo che rescinderanno anche il mio contratto, ma questo non è un problema, cioè io non sono quella persona che stanno descrivendo e chi mi conosce lo sa.
Iena: Ti ha ferito passare per una sessista insensibile?
Perego: Sì, perché io non lo sono, ma veramente non lo sono. Non so… Poi non posso stare qui ad elencare i miei pregi o le cose che io ho fatto, ho anche 8 mila miliardi di difetti, però io non sono quella persona che oggi è descritta sui giornali.
Iena: Credi di esserti sbagliata?
Perego: Sì, può essere stata una pagina brutta, ma non… È incredibile perché dal niente è partita un’eco mostruosa su una cosa che non c’è, non esiste.
Iena: E che effetto fa?
Perego: È devastante.
Iena: Riuscirai a fare chiarezza su questa vicenda?
Perego: Ma non verrà mai fatta chiarezza. Ma come fanno a fare chiarezza?
Iena: Ci sarà un modo?
Perego: Gli argomenti in Rai vengono approvati prima di essere messi in onda.
Iena: Da chi?
Perego: Dal capostruttura, dal direttore di rete. Mi hanno approvato questo argomento e mi hanno cassato il femminicidio perché non volevano che ne parlassimo perché non era con la linea editoriale.
Iena: Beh, questa è un’accusa pesante…
Perego: Prima l’approvano e poi si scusano, di cosa? Ma di cosa? Ma di che stiamo parlando?
Iena: Ci puoi spiegare meglio?
Perego: Loro si sono dissociati da una cosa che avevano approvato e adesso fanno la figura di quelli che stanno salvando l’Italia da questo “mostro” che è sessista, che porta in televisione queste cose.
Iena: Ma tu ti senti in colpa?
Perego: Ti ci fanno sentire.
Iena: Perché?
Perego: Perché parte da una parola e poi tutti la ripetono e poi s’ingigantisce e ti portano a pensare “Ma che cosa ho sbagliato?”. Io l’ho rivisto tre volte quel pezzo: io ho difeso le donne come faccio sempre.
Iena: E allora qual è il reato?
Perego: Non c’è reato, non c’è il reato.
Iena: Ma molte persone si sono risentite.
Perego: Io ho letto molte motivazioni di donne che si sono risentite e sembra che parlino di un altro programma, non sono cose che abbiamo detto o fatto noi.
Iena: Ma questa slide ha fatto più casino di una donna nuda in copertina…
Perego: Sì, credo che ha fatto casino perché è l’unica cosa che hanno visto.
Iena: Ma cos’altro c’era da vedere?
Perego: Il programma, la discussione e cogliere il lato ironico della cosa.
Iena: Però non sembrava tanto ironico.
Perego: Forse perché mi è venuta male ché non sono tanto ironica io.
Iena: Il servizio pubblico può mandare in onda le chiacchiere da bar?
Perego: Assolutamente sì, perché è uno spaccato di vita.
Iena: Quella sulle donne dell’Est è stata una brutta pagina di TV?
Perego: Una pagina mediocre come tante altre.
Iena: Uno stupido gioco finito male?
Perego: Forse, sì.
Iena: Un botto che ha svegliato tutti quelli che dormono davanti alla TV?
Perego: Non credo che si siano svegliati.
Iena: Ma c’è qualcosa di cui ti vuoi scusare?
Perego: Sì, io mi vorrei scusare per la dichiarazione di Fabio Testi.
Iena: Alla fine di tutto lo hai ribaltato?
Perego: Ho chiesto di non invitarlo più.
Iena: Però la Boldrini dice che hai trattato la donna come un animale domestico….
Perego: Un peluche?
Iena: No, un animale domestico.
Perego: Quando la signora Boldrini ancora non era in politica e faceva televisione, io già lottavo per i diritti delle donne.
Iena: E ti pesa di più esser accusata di razzismo o sessismo?
Perego: Di sessismo, assolutamente di sessismo.
Iena: Perché?
Perego: Perché non lo sono, ma non solo non lo sono, perché porto avanti una battaglia da sempre, perché è uno dei miei principi base, la difesa dei diritti delle donne principalmente. Fa male.
Iena: Ti senti schiacciata contro un muro?
Perego: Assolutamente sì, e senza possibilità di difesa. Perché quando diventa una cosa virale in questa maniera, che fai? Infatti me ne sto zitta.
Iena: Perché la difesa non vale quanto l’accusa?
Perego: È sfuggita di mano questa cosa. In due giorni è crollato tutto come un castello di carta.
Iena: Alla luce del fatto che la TV è un po’ tutta “pecoreccia”, ipotizzi che qualcuno possa ridimensionare le sue accuse?
Perego: No, anche perché dalle posizioni che hanno preso, è molto difficile tornare indietro e poi sono dei codardi.