Seguiamo insieme la diretta.
Overland nasce nel 1995 come viaggio avventura, che viene subito trasformato in spettacolo televisivo, non solo in Italia, ma nel mondo intero. Filippo Tenti ha preso nelle ultime otto edizioni il ruolo di capo spedizione al posto del padre Beppe.
Il viaggio è cominciato da Verona e proseguirà in Francia e Spagna dove la troupe salperà per l’Africa.
La produzione è sostenuta dal progetto dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), CinemArena, la storica iniziativa itinerante che dal 2002 porta l’emozione del cinema all’aperto nelle zone più remote.
La prima meta è il Senegal dove cominceranno i primi cinema.
-Il viaggio nel Marocco è stato veloce e intenso, ma la natura ci ha regalato dei panorami mozzafiato- dicono alcuni membri della troupe.
Si guida all’incirca dalle 4 di mattina a mezzanotte e al termine di queste ore “Giannino” regala piacevoli esperienze culinarie prima di andare a dormire.
La prossima tappa è nella Mauritania, il luogo è oggi prevalentemente deserto, ma alcuni ritrovamenti archeologici dimostrano che nel passato c’erano corsi d’acqua e terre fertili.
Al confine tra i due Stati la strada,lunga 10 km. peggiora, è circondata da carcasse di automobili, probabilmente saltate su delle mine.
La troupe si concede alcuni giorni di riposo nella città più grande del Sahara Nouakchott, che conta circa un milione di abitanti. Un bellissimo mare circonda la città e per pranzo operatori e conduttori sono pronti a deliziarsi con una bistecca di cammello.
In questi territori una pratica che purtroppo colpisce tante bambine è l’infibulazione, l’asportazione di parti dell’organo genitale femminile esterno. In Mauritania non tutti si avvalgono di questo drammatico intervento, ad oggi è illegale, ma in molte zone ancora si usa in maniera illegale.
La maggior parte della Mauritania è desertica, non c’è possibilità di coltivare, per questa ragione in tanti cercano di avvicinarsi alle coste, nonostante in molti non abbiano mai visto il mare e non sappiano nuotare, per cercare di trovare lavoro nell’industria ittica, anche se negli ultimi anni è minata dalla Cina e dal Giappone.
Il mercato del pesce è un luogo dove la popolazione non era contenta di vedere degli europei con le telecamere. La gente del posto ha infatti minacciato i cameraman con coltelli.
Il prossimo spostamento prevede l’attraversamento del deserto. Nonostante i guidatori esperti la gip overland è rimasta impantanata nella sabbia, ma per fortuna è stato possibile uscirne.
É l’ora di cena ed è il momento di mangiare il cous cous, una specialità tipica del posto, cucinata dalla proprietaria del luogo in cui Filippo e la troupe passeranno la notte.
La puntata finisce qua, nel prossimo episodio il Senegal e l’isola di Goree.