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I conduttori danno inizio alla 13esima puntata di “Nemo – nessuno escluso” presentando Caressa e Giordano. Ricordano, inoltre, i modi per commentare sui social, in riferimento a 2 particolare notizie: la vacanza di Virginia Raggi a Roma e la fine dell’NCD.
Chi sono i nostri nemici? Domina la paura, ieri l’attacco terroristico in Inghilterra. Spaventa che ad essere colpito è stato il Parlamento britannico. Il viaggio nella paura, realizzato nel Nord Italia, testimonia un sentimento diffuso fra la popolazione.
“Se uno entra in casa mia, dovrei essere autorizzata a sparare. Mia figlia è la mia vita e io farei di tutto”, sostiene una donna. “Mi vedo costretta ad armarmi”, dice con un filo di voce un’altra. Le donne sono testimoni di sentimenti di paura provocati dalla mancanza di sicurezza. L’unico rimedio, a loro dire, potrebbe essere il permesso di avere una pistola con sè. Rapine e aggressioni che hanno fatto sentire impotenti le vittime. “Voglio la pistola rosa perché mi fa meno male vederla. E’ tremendo vivere così. Senza soldi, con debiti, con qualcuno che è là fuori e se la spassa”, prosegue la proprietaria di un negozio commerciale. Donne cattoliche, le cui voci sono rimaste inascoltate dallo Stato.
Altra donna protagonista: Suor Angel Bipendu Nama, medico e volontaria che presta soccorso ai migranti. Il suo racconto è la testimonianza diretta delle operazioni di aiuto ai migranti in mare. Giovani, donne, bambini. Con la voce rotta dall’emozione, Suor Angela ha dato una lezione di civiltà e umanità. “Se vedo qualcuno morire, devo salvarla. La vita è un dono di Dio. La paura degli immigrati è la stessa delle donne venete. Chi ha più paura dell’altro?”, chiude Suor Angela.
Con Giulia Presutti andiamo a Taranto, dove una 50ina di donne hanno dato vita a delle vere e proprie barricate anti-migranti. Le famiglie sono le artefici della rivolta. Luana e Luca si fanno portavoci delle protesta nel quartiere Paolo VI alla periferia di Taranto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia della costruzione di un centro di prima accoglienza in una zona popolare. Le immagini testimoniano un clima a dir poco surreale, nostalgico delle politiche poco etiche dell’ex sindaco Cito.
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La Petrini, originaria di Taranto, sottolinea come la città sia piena di problemi, legati all’inquinamento atmosferico e alle pessime condizioni di salute di molti bambini. La questione dei migranti è, perciò, il capro espiatorio di una situazione che appare ingestibile.
Si passa poi a parlare di inquinamento nel nord Italia con le testimonianze di un ex camorrista. Le immagini danno la prova di vere e proprie discariche abusive o a cielo aperto i cui terreni necessitano di un’immediata bonifica e riqualificazione. Da Ferrara ci si sposta più al nord. I rifiuti sono di ogni natura e specie. “La prima terra di fuochi è qui”, dice un signore.
Arriva Antonio Di Pietro, ora avvocato di professione e contadino di passione. Il suo intervento è sul valore fra la terra e la legalità. Una riflessione su chi sfrutta la terra, come, quando e perché lo fa, facendo arrivare i prodotti sulle nostre tavole a prezzi stracciati.
Enrico Lucci è andato a sentire i pareri sullo scioglimento dell’NCD di Angelino Alfano, sostituito da Alternativa Popolare. Tra gli intervistati, gli Onorevoli Cicchitto, Baccini, Formigoni, Lorenzin e, infine, Alfano. Lucci piange la fine del partito, a cui viene fatto un vero e proprio funerale con tanto di manifesti. Donne vestite a lutto che piangono per la “pagliacciata” (ben riuscita) di Lucci.
Interessante l’intervento di Caressa, che stupisce lo stesso conduttore: “Allora capisci anche altro oltre agli attaccanti”.
Il servizio successivo è ad opera di uno dei migliori della redazione: Daniele Piervincenzi. Il suo è il racconto della vita dei senzatetto alla stazione Termini a Roma, dove conosce Lino, originario di Sapri, nel Salernitano, ex spacciatore e padre di due figli. Il reportage è realizzato con cura e dedizione. Dopo aver trascorso una notte in sua compagnia, Piervincenzi vuole conoscere da vicino la storia di Lino che, stanco di fare il clochard, decide di tornare nel suo paese d’origine dove però viene arrestato dai carabinieri. Per due anni dovrà stare a Vasto. Prima di partire, il saluto alla madre, ammalata.
Maksim Cristan racconta il suo cambiamento da clochard a scrittore e musicista. “Non ho mai conosciuto nessuno che è finito per strada per sua scelta. Non si fidano di voi, hanno perso fiducia nel mondo”, confessa.
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Si continua, dopo la pubblicità, a parlare di nemici.
Negli Stati Uniti è stato creato un gruppo paramilitare per controllare i confini, per preservarli dall’arrivo di decine di trafficanti con la droga. Si definiscono “estremisti di frontiera”. Gli uomini sono semplici cittadini “coscienziosi” spinti da un forte senso di dovere civico. La spedizione non porta ad alcun risultato.
Il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, fa il punto sulla situazione nel confine della sua città.
In mezzo all’Arizona c’è una chiesa di vetro. Un gruppo di 700 americani, guidati da padre Ken, viola quotidianamente le leggi dello stato, accogliendo nella propria chiesa migranti e clandestini espulsi dal governo di Trump. “Il problema non è come applicare le regole. Il rispetto è importante. Quando sono sbagliate, bisogna cambiarle”, commenta Caressa.
L’ultimo servizio è ad opera di Selenia Orzella, che si reca in Toscana per un weekend per soli single. Tre giorni di follia e divertimento in cui la ricerca del partner non sembra essere un’ossessione.
In conclusione, sul rapporto uomo-donna, Francesca Reggiani.
Saluti finali e appuntamento a giovedì prossimo.