Piero Angela fa gli onori di casa introducendo il documentario della BBC sulla riserva di Bandhavgrarh, nota per essere considerata la casa delle tigri.
Seguiamo da vicino le avventure e disavventure di una “mamma tigre” e dei suoi quattro figli.
Il documentario ci spiega che le femmine ed i maschi, dopo essersi accoppiati si separano e dunque le madri devono badare da sole ai figli.
Per le Tigri che devono badare ai cuccioli non è semplice, devono affrontare la crescita dei piccoli, stare attente ai cacciatori e soprattutto riuscire a procurarsi del cibo prima che faccia buio.
Con il passare del tempo, i maschi iniziano a giocare tra di loro, lottando mentre l’unica femmina resta in disparte.
Ci viene spiegato che le differenze tra maschi e femmine si noteranno sempre di più con il passare dei mesi.
I maschi continuano a crescere e già vorrebbero cacciare i cinghiali ma le circostanze dimostrano che ancora non è il caso.
Il documentario ci mostra che sono passati 9 mesi dalla nascita dei cuccioli.
Ora gli altri animali cominciano ad avere più paura delle piccole tigri e fuggono quando le vedono.
La madre non lascia più mangiare i figli per primi e gli insegna che un giorno dovranno badare a se stessi.
I mesi continuano a passare ed ormai la figlia adulta di “mamma tigre” si sta accoppiando per la prima volta e presto formerà una famiglia tutta sua e di conseguenza inizierà a cacciare nello stesso territorio di sua madre.
I figli maschi invece iniziano ad allenarsi nell’arte della caccia.
Le difficoltà aumentano e la madre delle tigri deve difenderle sempre di più ma accidentalmente rimane gravemente ferita.
“Mamma tigre” cerca di curarsi autonomamente ma non riesce e rischia di morire.
Interviene il personale del parco che salva la tigre, la cura e la riporta nel suo territorio.
Anche se sembrava impossibile, la mamma potrà vedere i suoi figli diventare adulti.
La regia ci rivela che dopo assisteremo al viaggio di Alberto Angela a Houston per documentarsi sulle novità della missione Apollo.
Il prossimo argomento sono le cure per alleggerire le lesioni spinali.
Il paragone che si fa subito è quello con Frankenstein e con il discorso che fa Mary Shelley, ovvero il desiderio di poter ricollegare i neuroni con le varie parti del corpo.
Vediamo le testimonianze di tanti ragazzi finiti in sedia a rotelle.
Il desiderio di questi sfortunati uomini sarebbe di tornare a camminare ma comunque dicono di poter affrontare bene la vita anche cosi.
Il professor Molinari è molto sorpreso dallo sviluppo della tecnologia e dice che secondo lui potrebbe essere migliorata ulteriormente la condizione dei ragazzi paralizzati.
La linea passa ad Alberto Angela, che si trova a Houston, dentro al palazzo dedicato agli studi spaziali, negli Stati Uniti.
Il figlio di Alberto Angela si fa raccontare che effetto può fare viaggiare sulla luna ed addirittura guidare.
Scopriamo che non possono essere superati i 180Km/h di velocità perchè si rischia di essere sbalzati via a causa delle buche.
Alberto Angela prosegue il proprio viaggio all’interno dell’edificio, entrando nella sala dedicata allo studio delle rocce lunari, mantenute all’interno di una piccola teca riempita di azoto, un gas che non interferisce con la struttura della roccia.
Il servizio successivo è dedicato alla qualità della vita.
Secondo l’università di Harvard per avere una vita lunga e sana non bisogna far altro che fumare e bere poco ed ovviamente non dimenticare di fare tanta attività sportiva, non vi è altro metodo per cercare di vivere più a lungo.
Alessandro Barbero raggiunge Piero Angela per parlare di cultura longobarda.
Il professore spiega che il gruppo di barbari che si insediò nel nord dell’Italia, ben presto abbandonò il proprio dialetto nordico per fondere la loro lingua con quella italiana.
Molti termini longobardi sono entrati nella nostra dialettica, tra le parole più note : trappola, stinco, guerra, faida e russare.
Non è una casualità che molti di questi termini facciano pensare alla guerra ed a modi di fare barbarici.
Ormai le macchine sono utilizzate per tanti lavori, specialmente nel campo della medicina.
Assistiamo al lavoro di un cervello elettronico che legge una tac per capire se possa essere rivelata o meno una massa tumorale.
Nel servizio viene paragonata la macchina ad un giovane tirocinante che prima o poi diventerà bravo come uno specialista.
L’intelligenza artificiale sa dare le risposte ma ancora non sa fare le domande giuste però ha il vantaggio di non stancarsi mai e di poter lavorare per 24 ore al giorno
Si torna in studio, in compagnia, oltre che di Piero Angela anche di Massimo Polidori.
I due uomini in studio discutono della possibilità di ricordare male un avvenimento e di insinuare indirettamente un falso ricordo in un possibile interlocutore.
Polidori fa un elenco di parole : porta,vetro,abbaino,casa,tenda,veduta,brezza,telaio,schermo,serranda.
Al termine dell’elenco il professore dice che c’è l’85% di possibilità che chi riscriva queste parole, inserirà anche il termine “finestra”.
Tra gli approfondimenti finali della puntata, ci viene svelato che l’Italia è uno dei paesi leader della raccolta differenziata.
Tanti italiani suddividono l’immondizia e questo permette all’Italia di riciclare tantissimo e di risparmiare molto in materiali, permettendo anche di sviluppare un materiale innovativo come il bio metano
L’ultimo servizio è dedicato ai test sui giocattoli e sugli oggetti casalinghi.
Scopriamo un mondo abbastanza misterioso come quello dello studio della pericolosità degli oggetti per la casa e per i bambini.
Vengono misurati i suoni dei giocattoli, la loro conformazione, la consistenza ed i possibili inconvenienti che possono causare.