Filippo e Beppe Tenti si mettono in viaggio per raggiungere il sud della Mauritania.
Appena raggiunto il deserto Africano, si notano fin da subito le strade impervie.
Come dicono i due protagonisti del viaggio, in queste tipologie di strade,, le vie a volte devi inventarle, altrimenti si rischia di rimanere bloccati anche per più di mezza giornata.
Dopo aver dato uno sguardo al parco presente nel deserto, la troupe raggiunge la dogana del Senegal, che rappresenta un’altra tappa importante.
L’addetto alle Media Relation, Filippo Sangalli, racconta che in Mauritania erano visti non di buon occhio, senza alcun motivo, mentre in Senegal sembrano tutti più distesi,
La troupe di Overland ha l’obiettivo di addentrarsi all’interno della regione di Kaolack ma mentre viaggia per il Senegal, scopre ed assiste alle tante difficoltà che ci sono nel territorio, per sostenere lo sviluppo quotidiano.
Molte volte accade che delle piante principali rischino di estinguersi dal territorio ed è compito degli abitanti del Senegal attrezzarsi per non permettere ciò dato che le piante vengono utilizzate per moltissimi casi.
Finalmente i fratelli Tenti giungono al villaggio di Kaolack e si stupiscono ogni volta, per come vengono osservati dagli abitanti del villaggio.
Filippo Tenti dice di sentirsi come un alieno ma ammette anche che i bambini senegalesi sono bravissimi a mettere le persone a loro agio, con la voglia di giocare che hanno.
Il capo del villaggio ringrazia la troupe del programma per essersi interessati a loro dato che, secondo lui gli occidentali li hanno trascurati molto.
I ragazzi di Overland oltre che documentare, cercano anche di fare informazione per i villaggi che visitano.
Tenti racconta che vengono visti come degli sciamani curatori che possono ogni cosa.
Per far capire questo concetto, ci viene narrato un avvenimento anche abbastanza toccante ; una donna, mentre i ragazzi della troupe stavano prestando soccorso ad un altra persona, ha portato suo figlio davanti a loro, gli ha abbassato i pantaloni e gli ha mostrato una ferita orribile.
Purtroppo, ci viene detto che quella ferita era addirittura un buco che arrivava fino all’anca e sfortunatamente era causato da un cancro che probabilmente porterà il ragazzino alla morte dato che non ci sono soldi per curarlo.
Il viaggio prosegue, dopo la pausa pubblicitaria, la troupe di Overland si ritrova su uno scafo per girare attorno all’isola di Goree, considerata uno de maggiori motivi di vanto del Senegal.
L’isola è così bella che è considerata patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO.
Goree è considerata anche il simbolo della tratta schiavista e del “turismo della memoria” ovvero gli africani che viaggiano verso quest’isola per ritrovare qualche tipo di collegamento con i propri antenati.
La puntata volge al termine ma la regia già ci annuncia cosa vedremo nel prossimo appuntamento.
La troupe di Overland proseguirà il viaggio attraverso il Senegal, concentrandosi sulla fauna ma dando importanza anche al Muro Verde, una grandissima distesa di alberi che caratterizza la foresta senegalese.
Il viaggio dei fratelli Tenti proseguirà anche tra i vari villaggi per conoscere le tradizioni africane più misteriose.