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Cominciamo con Carta bianca. Il talk show riprenderà nella prossima stagione?
Carta bianca è un programma che ha centrato in pieno gli obiettivi preposti ed ha soddisfatto le aspettative della vigilia. Per me è sicuramente nel palinsesto autunnale della prossima stagione. Abbiamo sperimentato la presenza di ospiti differenti a 360° che hanno interessato il pubblico sia dal punto di vista della informazione politica che sotto l’aspetto dell’intrattenimento. Un connubio gradevole e mai pesante. Vincente si è rivelato l’inserimento di comici come ad esempio Gabriella Germani e Gabriele Corsi. In cantiere ci sono altre trasmissioni di informazione con particolare riguardo all’attualità odierna e al nostro passato più recente.
Ci fa qualche anticipazione?
Mi riferisco innanzitutto alla serie Le ragazze del 68 la cui messa in onda è prevista su Raitre nel prossimo autunno. Si tratta di 35 seconde serate finalizzate a porre l’attenzione su uno dei periodi più importanti della società e del costume italiano : gli anni a cavallo del 1968 che segnarono la rivoluzione sessuale, la lotta delle donne per la parità dei diritti e la contestazione studentesca. Abbiamo già realizzato una serie dal titolo Le ragazze del 46 sulle donne che votarono per la prima volta. E’ andata benissimo. Questa volta ci sarà uno spostamento di collocazione, dall’access prime time alla seconda serata. Naturalmente tutte le puntate si avvarranno del prezioso contributo delle Teche Rai per la ricostruzione delle atmosfere dell’epoca attraverso i filmati di repertorio. Andremo alla ricerca di persone che hanno vissuto quegli anni e possono testimoniare la propria esperienza. Uomini e donne che oggi hanno intorno ai 70 anni racconteranno la loro storia personale che si intreccia con i mutamenti epocali di quegli anni. Saranno vicende di grande intensità emotiva.
Ci sarà una nuova edizione di Stato civile- l’amore è uguale per tutti, vista l’attenzione della rete nei riguardi del sociale?
Stato civile ha svolto un compito importante nel palinsesto di Rai 3: ha contribuito a far conoscere la nuova realtà delle unioni civili che, per la prima volta,sono state celebrate anche in Italia. Adesso stiamo trasmettendo le repliche delle puntate. Ma ci auguriamo che non possa esserci più bisogno di un programma per testimoniare una normalità alla quale dovremmo essere oramai abituati: l’amore è uguale per tutti.
Soddisfatta dei risultati di Rai 3?
Molto soddisfatta. Siamo una rete in buona salute che si muove in sintonia con il significato di servizio pubblico. Continuiamo su questa scia tenendo sempre presente il rispetto per i telespettatori.
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Lei ha fortemente voluto il programma di Pif Caro marziano all’esordio il 3 maggio. Quale aspetto l’ha maggiormente colpita?
Lo sguardo attento e coinvolgente del protagonista nei riguardi delle storie che racconta. Tutte le puntate saranno strettamente legate all’attualità. Per questo motivo ne sono state registrate solo alcune. Caro marziano sarà un programma work in progress che non si ferma e segue lo svolgersi degli eventi. È questo il concetto che muove la terza rete: essere collegata al mondo che ci circonda.
Possiamo prevedere già una seconda stagione?
Pif è impegnato in altri progetti. Ma appena possibile, tornerà su Rai3 per altre puntate di Caro marziano. Il programma, con le video storie raccontate, vuole rappresentare anche una sorta di eredità che lasciamo a chi viene dopo di noi ed ha bisogno di conoscere quanto è avvenuto nel nostro paese. Pif immagina che sia un marziano ad arrivare sulla terra.