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L’apertura di “Nemo – Nessuno escluso” è dedicata a Francesco Gabbani, che rappresenterà l’Italia all’Eurovision Contest, la manifestazione europea dedicata alla canzone.
Un in bocca al lupo originale, fatto attraverso una “Occidentali’s Karma” in tutte le lingue europee più importanti.
Presentazione degli ospiti. Enrico Lucci anticipa uno dei temi della puntata: le primarie del Pd, che hanno visto Renzi stravincere col 70% dei voti.
Cos’è la sinistra oggi? Il conduttore lo ha chiesto ai cittadini. C’è chi auspica innovazione, futuro, speranza, solidarietà, passione, giustizia sociale, uguaglianza, modernità, unità. Lucci raggiunge l’on. Maria Elena Boschi, il ministro Martina e Renzi per riferire loro le parole raccolte. L’ex premier parla di umiltà e responsabilità. De Luca la definisce come libertà, uguaglianza e fraternità. Lo scrittore ricorda come l’Italia abbia il più alto tasso di corruzione in Europa, “un cancro da cui deve essere ripulita per proteggere le fibre”.
Lucci ospita Maurizio Landini, segretario della Fiom. E’ l’occasione giusta per parlare di lavoro.
Essere pagati con gli scontrini è la nuova frontiera del precariato. Chiara Daina è andata in Piemonte per trovare lavoro come barelliera nelle ambulanze. Le dichiarazioni dei lavoratori sono sconvolgenti. Orari infiniti, paghe minime di 30 euro giornalieri spacciati come “rimborso spese”. Un’ex operatrice della Onlus racconta com’è stato il lavoro per 4-5 anni. Per legge un volontario può essere rimborsato solo per le spese effettive e documentate, altrimenti si tratta di un lavoro fisso e dovrebbe essere assunto. A telecamera scoperta, i dirigenti dell’associazione negano tutto.
Sul palco arriva Landini, che racconta la sua vita e il suo percorso lavorativo sin dalle origini. A distanza di tempo, il segretario della Fiom nota come ora “hanno cancellato e diritti, con un livello di precarietà senza precendeti. Mai come oggi c’è bisogno del sindacato per tutelare la propria posizione. E’ il momento di ribellarsi. Vi chiedo di non accettare le condizioni a cui siete sottoposti. Dobbiamo mettere al centro la dignità di chi lavora. Bisogna reagire, rivendicare, oggi non siamo rappresentati. Chi comanda è la finanza, dobbiamo cambiare. Il sindacato deve rappresentare tutti. Uniti possiamo tutto”.
La Petrini interpella Landini anche sulle dichiarazioni di Boeri, presidente dell’Inps, in passato sul palco di “Nemo – Nessuno escluso”.
Nell’isola di Jersey, nel Canale della Manica, la situazione è decisamente diversa. Le persone lavorano, i datori pagano poche tasse: bella vita, macchine di lusso, attività ricreative costose. Il tutto grazie a delle tasse basse, quasi assenti.
Marco Montemagno, imprenditore digitale, affronta il tema dei paradisi fiscali e delle multinazionali. Si fa riferimento ad Amazon e ad Apple. Ciò che è certo è che “le aziende continueranno a fare i propri interessi mentre è impossibile che i governi si mettano d’accordo in tutto il mondo. La Silicon Valley sarà vista come uno squallido Jocker del business”, chiosa.
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Dopo le tasse, si parla di immigrazione.
A Torino gli immigrati vengono rifilati in un palazzo fatiscente e abbandonato a se stesso. Tutti fanno il nome di “Molino” come proprietario, vero creatore del “business degli immigrati”. Appartamenti rimpiccioliti, affittati agli immigrati, il quartiere finisce nel degrado, tutti i palazzi rimasti si svuotano e vengono venduti a basso prezzo. E’ stata aperta un’inchiesta, ancora in corso.
Mirko parla del momento in cui ha confessato la sua omosessualità alla madre e al padre. Lo fa con ironia e spensieratezza, divertendo il pubblico.
Prima della pubblicità, la Petrini ci tiene a ribadire che la redazione di “Nemo – Nessuno escluso” non vuole aggiungere nulla sulla questione delle Ong, ma anzi ne approfitta per rimandare in onda uno spezzone di un reportage realizzato a settembre.
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Ancora giovani al centro della puntata.
Ad Odessa, in Ucraina, i ragazzi vivono e dormono nei tombini. Lena ricorda il suo passato, i suoi amici morti per overdose, gli inverni passati sotto terra. I ragazzi raccontano di violenze in famiglia, di una vita condotta sul limbo della decenza, tra tombini in inverno e sui tetti d’estate. Ragazzi fuggiti da casa in tenera età, spariti come fossero fantasmi. Un reportage curato e intenso.
Marco Riccio fa parte di un’associazione che opera in Campania. Sul palco parla della sua vita sui trampoli, trascorsa a salvare i ragazzi più giovani dalla criminalità e dalla corruzione. Giovani ragazzi accecati dal desiderio di fare soldi in breve tempo, costretti a fare le “civette“, tra le strade più malfamate di Napoli.
Il servizio successivo è dedicato al calcioscommesse. La partita Parma-Ancona è finita nell’occhio del ciclone perchè “sospettata” di essere stata truccata e pilotata. L’aspetto anomalo è stato il numero enorme di scommesse puntate sulla vittoria dell’Ancona, ultimo in classifica, contro gli avversari, secondi. Daniele Piervincenzi si reca a Pozzuoli, dove c’è stato il boom delle scommesse, che una fonte rivela essere partite da un ragazzo della zona. Nessuno parla, tutti si trincerano dietro un omertoso silenzio. Chi ha giocato, ha vinto. L’inviato si reca poi allo stadio, dove è in atto una protesta dei tifosi contro il Parma. Sul tema si espone anche Mario Sconcerti, giornalista sportivo.
Everardo ha 61 anni e vive con degli androidi di silicone. L’idea è nata da una semplice ricerca di Internet, volta a verificare se qualcuno, nel mondo, producesse ragazze arificiali. L’uomo porta le bambole a cena fuori, le veste, parla loro come fossero esseri umani viventi. In questo mondo parallelo, l’uomo dimostra di aver trovato la sua felicità.
Tra le cause più diffuse di questi comportamenti, la sessuologa Ilaria Consolo parla di “esperienze pregresse finite male, di un’incapacità a stabilire relazioni reali con altre persone”.
Enrico Lucci e Valentina Petrini ringraziano gli ospiti e danno appuntamento a giovedì prossimo.