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Beha è scomparso nel pomeriggio del 13 maggio. Se ne è andato circondato dall’affetto di tutta la famiglia. Aveva iniziato la carriera nel 1973 e da maggio del 1976 ha praticato atletica leggera (mezzofondo) nelle file del Real Madrid, e poi è stato corrispondente da Milano. Aveva due lauree, una in Lettere, con una tesi in Storia Medievale, conseguita in Italia, e l’altra in Filosofia, presa in Spagna.
In televisione i telespettatori lo ricordano nel programma Va’ pensiero. Vi è stato come conduttore e autore con Andrea Barbato. Si trattava di un contenitore culturale in onda su Rai 3 tutte le domeniche tra il settembre del 1987 e il maggio del 1989.
Ancora per Rai 3, nella stagione 1989/1990, conduce sempre con Andrea Barbato, all’interno di Fluff, la Gazzetta dello spot, un’analisi critica del mondo della pubblicità.
Attenti a quei tre: Dal giugno 1996 al luglio 1997 è in onda con Attenti a quei tre, trasmissione del Palinsesto Notturno della Rai dedicata ai problemi della giustizia, in onda, su Rai 1 e Rai 3, con tre appuntamenti settimanali.
Dal 2008 al 2010 commenta sul Tg3 delle 19.00, ogni domenica, il campionato di calcio e ogni fatto di costume parasportivo, politico, sociale, economico.
Dal marzo 2010 conduce la trasmissione settimanale Brontolo, in onda su Rai 3 tutti i lunedì, dedicata all’approfondimento politico e sociale.
Nel novembre/dicembre 2012 conduce il ciclo di 6 puntate della trasmissione Telepatia, in onda su Rai 3, seconda/terza serata del sabato.
Ha recitato una piccola parte, nel ruolo di un commissario di sanità, nello sceneggiato televisivo “I promessi sposi” di Salvatore Nocita.
Dall’aprile 1992 al giugno 1996 da vita a Radio Zorro, il programma di servizio di RadioRai più premiato negli ultimi anni.
Tra il ’96 e il ’97 Beha è ancora presente in Rai con ‘Attenti a quei tre’, programma del palinsesto notturno.
In seguito, torna alla radio una delle sue grandi passioni, prima con ‘Radioacolori’, poi ‘Beha a colori’.
Beha è stato anche autore di testi teatrali e scrittore. Ha firmato molte inchieste anche scomode.
Infine, dal 2009 era editorialista per il ‘Fatto quotidiano’. Ed è proprio sul sito di questo giornale è apparso l’annuncio della scomparsa del giornalista. Lo ha comunicato la figlia Germana con queste parole: “E’ stato un male molto veloce, papà se n’è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici”.