Si tratta della manifestazione internazionale, organizzata da Slow Food Italia e Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali. Il merito è di aver unito, per la prima volta, il piacere legato al cibo alle tematiche ambientali e alla salvaguardia delle specie ittiche. Un problema, quest’ultimo, che si sta facendo sempre più impellente e che rischia di mettere in serio pericolo i mari italiani.
Nascoste nel profondo dei mari, le risorse ittiche non sono per nulla facili da studiare o da comprendere. Una delle domande a cui rispondere è: quale situazione vivono i nostri oceani? Quali specie di pesce rischiano l’estinzione? Si ha il potere di cambiare il mercato? Si devono modificare le nostre abitudini alimentari? In questo contesto Slow Fish vuole offrire importanti spunti di riflessione, curiosità, senza tralasciare il gusto e l’appetito per compiere scelte consapevoli, buone e responsabili allo stesso tempo.
“La Rete Siamo Noi”: questo è l’appello che lancia Slow Fish, non solo un evento biennale, ma anche una campagna permanente che si impegna nella tutela delle risorse ittiche, degli ambienti marini e costieri e delle comunità di pescatori artigianali in tutto il mondo. Il monito che ci viene dato è il seguente: se continuiamo di questo passo, nel 2050, nei mari e negli oceani, ci sarà più plastica che pesce. Ecco perché le scelte di ognuno di noi fanno la differenza. Uno degli obiettivi di Slow Fish è insegnare al pubblico come riconoscere il pesce buono, come imparare a cucinarlo e come preservare le risorse del mare
{module Pubblicità dentro articolo 2}
Nel salotto di Lineablu la conduttrice chiamerà a raccolta tutti i protagonisti: dal pescatore allo chef, dal pescivendolo al consumatore, dallo scienziato alle future generazioni, perché salvare il mare è il primo passo per nutrire il pianeta.
Per raggiungere questo obbiettivo dobbiamo coltivare la terra, allevare animali, alimentare le automobili nel rispetto e nella tutela dell’ambiente, pena la non sostenibilità tout court e l’impossibilità di nutrire il pianeta.
Di tutto questo si parla nella puntata odierna del programma che ha il fine di una divulgazione semplice ed essenziale per cercare di raggiungere il più vasto pubblico possibile.