L’assemblea dei giornalisti del Tg5 ha approvato un pacchetto di iniziative, tra cui una serie di scioperi: il primo è fissato per il 26 maggio.
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Il comunicato del Cdr del Tg5 conferma con fermezza il proprio “NO” al trasferimento del Tg5 da Roma a Milano Cologno Monzese, ipotesi sulla quale continuano a circolare pressanti voci e indiscrezioni di stampa, mai smentite.
Poi si sottolinea come una tale mossa significa un ridimensionamento del ruolo del Tg5, da 25 anni testata che ha dato un grande contributo all’informazione. Si rischierebbe omologazione e appiattimento dell’offerta giornalistica di Mediaset,il ridimensionamento del ruolo di Mediaset a Roma, Capitale d’Italia e un forte disagio per i dipendenti. Ma si paventano anche gravi ripercussioni economiche per l’economia del territorio.
I giornalisti del Tg5 rendono così noto il proprio disappunto e invitano ancora una volta l’azienda a rinunciare al progetto.
Inoltre si impegnano con un pacchetto di iniziative, a richiamare l’attenzione su quanto sta accadendo.
La prima è la proclamazione di una giornata di sciopero per venerdì 26 maggio. E’ l’inizio di una serie di proteste che si concretizza in un pacchetto di tre giorni approvato dall’assemblea della redazione del Tg5.
L’astensione dal lavoro avrà durata di 24 ore e coinvolge tutte le edizioni del telegiornale.
Sono previste tre finestre informative, ognuna della durata di cinque minuti ciascuna. Gli orari sono: alle 8:00, alle 13:00 e alle 20:00.
Della questione trasferimento si parla da mesi. Ma l’azienda non ha mai dato una risposta. Attualmente il direttore del notiziario principale Mediaset è Clemente Mimun.