Noi vi avevamo anticipato tutti i contenuti annunciando che il documentario era un vero e proprio film di 60 minuti. Vi erano assemblati tutti i filmati ripresi dalle telecamere dei Vigili del Fuoco nel corso delle lunghe e difficili manovre all’interno dell’hotel Rigopiano nel tentativo di salvare le persone che vi erano intrappolate.
Come sappiamo la valanga che si è abbattuta sull’albergo di Rigopiano lo scorso 18 gennaio ha procurato la morte di 29 persone. Alla notizia che sarebbe andato in onda questo filmato c’è stata una vera e propria protesta da parte dei parenti delle vittime.
Così alla Rai è arrivata una diffida da parte degli avvocati che assistono i familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano. A loro si sono uniti anche alcuni dei sopravvissuti alla tragedia.
Per adesso non c’è notizia sulla messa in onda del film il prossimo 2 giugno. Sembra che sia in stand-by. In attesa cioè che possa sbloccarsi questa situazione e la messa in onda possa avere finalmente semaforo verde.
I familiari delle persone scomparse non sono stati consultati da qui il loro “stop” alla messa in onda del documentario. Inoltre il programma, secondo i legali dei familiari delle vittime, non viene considerato un servizio giornalistico come quelli che sono andati in onda nel corso dei giorni successivi alla tragedia e che servivano ad informare.
Il film viene considerato un programma di carattere speculativo poco rispettoso per le vittime ed i loro familiari. Nella lettera inviata alla Rai da parte dei legali, viene sottolineato che le immagini esclusive dei Vigili del Fuoco devono essere intese come materiale sul quale costruire successive indagini per capire bene quanto è successo effettivamente in quei giorni drammatici.
Per questo dovrebbe essere consegnato alla Procura della Repubblica di Pescara e non trasmesso in una prima serata televisiva peraltro senza essere stato visto e approvato dai familiari delle vittime e dai sopravvissuti.
Per adesso in Rai sembra farsi strada l’ipotesi di un rimando a tempo indefinito della fiction.
In un momento già così delicato per l’azienda di viale Mazzini è auspicabile una decisione ponderata che rispetti i telespettatori ma soprattutto le vittime di una tragedia immane nella quale sono molte le responsabilità di chi non ha saputo prevenire il pericolo.