Ricordiamo che il 18 gennaio 2017 una valanga aveva travolto e sommerso l’albergo di Rigopiano causando il seppellimento di tutti gli ospiti in quel momento presenti nella struttura. Si erano salvate soltanto 13 persone, mentre 29 erano decedute. E subito era scoppiata la polemica perchè i soccorsi non erano arrivati in tempo.
Vi abbiamo anche detto che il titolo “C’è qualcuno” è l’urlo costante che accompagnava le fotoelettriche e le torce mentre si facevano strada nel buio e nel gelo delle macerie dell’albergo sepolto.
Vi abbiamo anche informato che i familiari delle vittime in un primo momento si erano opposti alla messa in onda del filmato perché pensavano che potesse in qualche modo venire violata la privacy del dolore e della sofferenza di quei giorni.
Per un certo periodo il documentario è stato in stand by. Poi i familiari delle vittime e gli stessi sopravvissuti avevano attentamente guardato le immagini montate nel lungometraggio e avendo capito che non c’era alcuna retorica e nessuna ansia da ascolti, avevano dato il loro consenso.
E così questa sera 2 giugno, festa della Repubblica, la pellicola va in onda.
Rai 2 fa notare che fino ad oggi il racconto in diretta di una tragedia era stato realizzato soltanto con la morte del piccolo Alfredino Rampi, deceduto a Vermicino. Fu un caso di cronaca italiana del 1981 che colpì moltissimo l’opinione pubblica in quanto i soccorritori che cercavano di salvare il bambino alla fine non riuscirono nel loro intento e il piccolo Alfredino si spense davvero a microfoni accesi.
Rigopiano verrà invece ricordata perché quattro bambini sono stati estratti vivi e si sono salvati. Ascolteremo i vigili del fuoco protagonisti dei soccorsi esclamare: “un bambino salvato diventa tuo figlio, un adulto morto è un parente che ti lascia“.
Autore del documentario è Michele Santoro che alla vigilia della messa in onda ha dichiarato: “non deve accadere che la retorica sui valorosi soccorritori cancelli i morti, la sofferenza dei sopravvissuti, la ricerca e l’accertamento di eventuali responsabilità“. Santoro continua: “questo film non celebra il potere costituito e gli eroi ma celebra i non eroi, ovvero i Vigili del Fuoco che si sono infilati tra le macerie, i sopravvissuti che si preoccupavano più della salvezza degli altri che di loro stessi. Ma soprattutto vuole ricordare quei bambini che hanno resistito al buio tenendosi per mano“.
Prima della protesta dei genitori che ha momentaneamente bloccato il film, il titolo completo era “C’è qualcuno – la tragedia di Rigopiano“. E la voce narrante che accompagnava e commentava le immagini doveva essere quella di Beppe Fiorello. Invece dopo il via libera per la messa in onda il film è diventato solo “C’è qualcuno” e la voce di Beppe Fiorello ha lasciato spazio a quella di Alessandro Haber. Noi non ce ne spieghiamo il motivo.