Il primo prodotto in 4K è stato realizzato dalla tv pubblica tre anni fa. Era il 2014 ed il protagonista del documentario era Elio nel ruolo di Gioacchino Rossini. Il titolo era Roma, Napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano. Presente nel cast anche Giuliana De Sio.
Il fuoco della terra, è un documentario completamente differente: è infatti un viaggio in una terra particolare dove ci sono atmosfere che evocano il turismo anni Sessanta, la camorra, la società plurirazziale.
Protagonista è la città di Castel Volturno, un comune italiano di 25 292 abitanti situato nel golfo di Gaeta, nella provincia di Caserta in Campania. Qui vengono affrontati anche il problema dell’incuria e tutte le tematiche legate al cinema storico e contemporaneo. Tutto è mixato in una serie incredibile di immagini e di scene immortalate in un particolare momento. Scene molto suggestive perchè il docufilm è assolutamente privo di un conduttore e dominato dalla suggestione del solo ‘girato’.
Siamo cioè dinanzi ad un prodotto che si incarica di realizzare un percorso narrativo di grandissima potenza anche emotiva.
Il documentario penetra subitio, fin dalle prime immagini, in un crescendo di degrado che sembra inarrestabile e rende Castel Volturno un paese al di fuori dei canoni del benessere e della civiltà occidentali.
Qui regna la prostituzione e tutte le strade sono piene di spazzatura. Le abitazioni, ovunque si volga lo sguardo, sono distrutte, la droga è spacciata e consumata a cielo aperto.
Tutti elementi di grande degrado che convivono però una realtà totalmente all’opposto: panorami di incredibile bellezza, aree recuperate proprio alla camorra e trasformate in zone di pubblica utilità, esempi di volontariato, riscatto, imprenditorialità e vere e proprie eccellenze, sintomo di una possibile anche se confusa rinascita. Un quadro contraddittorio che diventa una narrazione di grande potenza emotiva.
In quest’ottica siamo in presenza di un prodotto che riesce a superare il reportage e la stessa denuncia. E vuole proporre – partendo dal racconto della dura cronaca – le coordinate necessarie per immaginare un futuro migliore per questa terra.
“Il Fuoco della terra” recupera la memoria del passato per immaginare un futuro che dia speranza alle future generazioni.
Gli autori del documentario sono Angelo Mellone, Pietro Raschillà, Carlo Puca, con la collaborazione di Flavia Piccinni, per la regia di Andrea Rovetta.