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In onda questa sera su La 7 alle 21.15 lo speciale di Eden – Un pianeta da salvare.
Licia Colò, da sempre paladina dell’ambiente sul piccolo schermo, porta in tv un grave problema d’attualità: il cambiamento climatico.
I disboscamenti, lo scioglimento dei ghiacciai, il processo di desertificazione sono solo alcuni dei temi che la conduttrice affronterà in puntata, spiegandone cause e conseguenze.
Eden – Un pianeta da salvare – 9 ottobre diretta
L’esordio di Eden – Un pianeta da salvare inizia in Madagascar, un’isola al largo della costa meridionale dell’Africa, che ospita diverse specie di animali e tipologie di piante.
Nosy Iranja è l’isola delle tartarughe, qui un gruppo di biologi sta portando avanti un progetto di classificazione. Ogni tartaruga ha le “guance” diverse dall’altra e grazie a questo dettaglio è possibile distinguerle e creare un database.
É una riserva naturale e i turisti sono tenuti a rispettare rigide regole, tra cui non seguire le tartarughe e sopratutto non accarezzarle.
Nosy Sakatia è invece la così detta isola delle orchidee, qui un ragazzo del posto guida Licia Colò tra le montagne fino a spiegarle perchè il Madagascar è soprannominato Isola Rossa.
L’appellativo ha origine dai terreni di laterite rossa che, a causa del disboscamento, caratterizza il colore rosso di molti altopiani e dei fiumi che si riversano nel mare.
I luoghi che ci affascinano di più con le loro meraviglie naturali, sono anche i più fragili, i più soggetti al cambiamento climatico.
La prossima tappa è l’Islanda. L’isola nordica è diventata negli ultimi anni simbolo di una natura affascinante e incontaminata.
L’energia della sua terra e i suoi geyser, insieme ai ghiacci che coprono gran parte del territorio rappresentano un’attrazione incredibile.
É stata una delle notizie principali dello scorso agosto quella dello scioglimento del ghiacciaio Okjokull che per 700 anni è stato una grande riserva d’acqua.
Sempre nel corso dell’estate appena passata è andato in fiamme il “polmone del mondo”.
La foresta pluviale amazzonica produce il 20% dell’ossigeno nel mondo, l’incendio dell’ Amazzonia ha avuto effetti disastrosi per tutto il mondo.
Sotto il governo dell’attuale presidente Jair Bolsanaro il tasso di deforestazione sta aumentando radicalmente. La foresta viene spesso incendiata per fare spazio a terra coltivabile o da pascolo, distruggendo questa risorsa fondamentale per il pianeta.
Eden – Un pianeta da salvare – continua il viaggio in Madagascar
Licia Colò continua la sua avventura in Madagascar e arriva a Nosy Komba. Qui conosce Edoardo Bono, un ingegnere italiano che costruisce bagni nei villaggi dove ancora oggi le case sono fatte di legno.
Insieme a lui cinque ragazze italiane producono un dentifricio ecofriendly. Negli ultimi anni diversi paesi in via di sviluppo stanno sfruttando la ricerca di prodotti “green” per migliorare la loro economia.
Ancora ai giorni nostri l’acqua potabile è un problema. Nelle Isole Mitsio non arriva acqua, animali e persone bevono da pozze in mezzo al terreno, grazie ad un’opera d’ingegneria ultimamente sono state realizzate alcune dighe in grado di filtrare e portare l’acqua nelle scuole e negli ospedali.
Probabilmente non tutti sanno che anche in alcune regioni dell’Italia l’acqua è un problema.
In Veneto da anni i veleni PFAS (sostanze perfluoro alchiliche) inquinano la falda acquifera provocando non solo danni ambientali, ma soprattutto di salute. I PFAS avrebbero infatti determinato problemi di fertilità in uomini e donne.
Le sostanze sono caratterizzate da una notevole resistenza nell’ambiente, associata ad una rilevante capacità di diffusione e da una persistenza molto significativa.
La conduttrice torna a parlare di un’isola del Madagascar, Nosy Iranja Be. Quando la marea è bassa tra Nosy Iranja Be e Nosy Iranja Kely si crea un passaggio di sabbia che congiunge le due isole, quando poi la marea torna alta i due isolotti tornano a dividersi.
Nosy Kely di notte regala uno spettacolo mozzafiato, milioni di stelle che si riflettono nell’acqua scura e illuminano il viale di sabbia.
Stelle che i nostri occhi non conoscono. Nelle nostre città le stelle sono artificiali, l’inquinamento luminoso copre le stelle. Non solo è anche causa di smarrimento per diverse specie di uccelli migratori che si orientano grazie alle stelle e alla luna.
In Italia si stanno facendo dei bassi per quanto riguarda lo spreco della luce. Il Duomo di Milano veste un abito eco sostenibile in led per illuminarsi di notte.
Licia Colò si sposta in Italia nel Parco Nazionale di Abbruzzo, Lazio e Molise.
Quest’estate è stato catturato in Trentino l’orso M49, ritenuto pericoloso e ad oggi libero, le sue orme sono svanite quest’estate e da allora le sue tracce sono state perse.
Uno dei grandi problemi del Parco è il bracconaggio. Negli ultimi anni è quasi scomparso nel senso originale del termine, ma se ne è diffuso uno molto più subdolo. Diverse persone lanciano bocconi di cibo avvelenati per attirare gli animali e ammazzarli.
Per fronteggiare il problema la direzione del Parco ha acquistato dei cani addestrati a scovare questi veleni.
Qui Licia Colò incontra il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il Ministro spiega che il nostro Paese è tra i più sviluppati in ambito di tecnologie green, la conduttrice commenta dicendo che nonostante questo continuano ad esserci tre reati di ecomafia all’ora.
Costa spiega l’ultima normativa che ha decretato, ovvero che ogni persona che apporta dei danni alla natura deve ripagarli con il proprio patrimonio personale.
Si parla del pericolo rappresentato dai RAEE, i rifiuti elettronici. Lo sviluppo tecnologico della nostra società è veloce e di conseguenza anche il ricambio.
La puntata si chiude con un diario di viaggio che racconta qualche retroscena delle riprese. Un’idea originale per concludere il programma.
Eden – Un pianeta da salvare – le nostre opinioni
Lo speciale Eden – Un pianeta da salvare è un prodotto televisivo molto ben confezionato. Le riprese e la grafica rendono onore ai Paesi visitati e la conduzione di Licia Colò arricchisce e rende ancora più interessanti le storie e il vissuto di ogni luogo.
A volte però il programma diventa difficile da seguire. Il passaggio da un servizio all’ altro fin troppo veloce e confusionario, porta lo spettatore a distrarsi e non mantenere l’attenzione costante.
Gli argomenti variano in maniera repentina senza seguire un filo conduttore, l’unico punto d’incontro tra i vari servizi è il collegamento con la conduttrice in Madagascar, che decisamente non è sufficiente. Era opportuno discutere meno temi, così da trasmettere meno informazioni, ma avere il tempo di analizzarli.