Qui, in una spettacolare scenografia naturale, la conduttrice naviga con la grande flotta di 100 barche del Centro Velico di Caprera. Una scuola di vela e di vita che ha iniziato ai segreti del mare e del vento oltre 120.000 allievi dalla sua fondazione, che Donatella Bianchi racconterà incontrando alcuni dei più autorevoli rappresentanti del centro.
Il Centro Velico Caprera fu fondato nel 1967 per iniziativa della Lega Navale Italiana Sezione di Milano e del Touring Club Italiano, con il patrocinio della Marina Militare che concesse in uso l’insediamento. Nei suoi quasi 50 anni di vita ha realizzato così una larghissima operazione di avvicinamento alla vela e al mare per ben tre generazioni di allievi.
Poi la Bianchi continua il suo viaggio: da La Maddalena a Caprera, a Santo Stefano.
Sarà un lungo excursus nell’arcipelago maddalenino alla scoperta della bellezza e della storia delle sue isole. Il racconto procede su tre linee: dal cielo, al mare e alla costa.
Poi si scende a terra per conoscere la “Maddalena Half Marathon”: attraverso 21 km tra natura e paesaggi di spettacolare bellezza, verranno raccolti atleti e appassionati in un percorso unico, tra tafoni di granito e macchia mediterranea, da cala Gavetta all’isola di Caprera.
L’isola di Caprera, interamente compresa nel parco nazionale Arcipelago di La Maddalena, è un’area protetta marina e terrestre di interesse nazionale e comunitario. In particolare la zona marina di fronte all’area di Punta Rossa, estrema propaggine a sud dell’isola, è un’area a massima tutela ambientale, con cala Andreani e la spiaggia del Relitto.
Verso la fine della puntata, Donatella Bianchi è di nuovo in mare alla scoperta dei fondali ricchi di biodiversità del Parco Nazionale, dalla secca Washington al relitto del Clan Ogilvie a 52 metri di profondità, meta ogni anno di centinaia di appassionati di immersioni subacquee.
Dal sud Sardegna, si svolge l’intervista esclusiva di Fabio Gallo a Francisco Porcella, leggendario surfista italiano delle grandi onde, cagliaritano di origine ma cresciuto alle Hawaii.
Rivedremo attraverso le sue parole, i record e le imprese da lui effettuate. Ma verranno anche mostrate le immagini straordinarie dell’impressionante muro d’acqua di 22 metri, come un palazzo di 8 piani, cavalcato dal recordman mondiale. Il giovane rider è stato incoronato dalla World Surf League proprio per aver cavalcato l’onda più grande di tutte, surfata a Nazarè (Portogallo) lo scorso 28 febbraio. Mai nessun italiano era riuscito a vincere un titolo di tale importanza.