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Si tratta di un viaggio intimo nell’odissea dei disperati che attraversano il mare su barche sgangherate con la speranza di un futuro migliore.
La puntata parte da immagini drammatiche di morti e sopravvissuti e si poggia su testimonianze di chi è riuscito a farcela. Domenico Iannacone, grazie a questi elementi, spinge con forza ma con eleganza, ognuno dei telespettatori ad affrontare una riflessione senza condizionamenti ideologici e strumentalizzazioni politiche.
Lampedusa è oramai divenuta un punto di incontro per popolazioni che vengono da lontano e si incontrano in loco in uno scambio di esperienze e di speranze.
Iannaccone nel suo viaggio evidenzia la caratteristica dell’isola che spesso sfugge: un luogo in cui la vita di uomini e donne che non si conoscevano prima si incrocia in maniera completa e totale.File rouge la loro diversità che si amalgama in esperienze comuni.
Iannaccone racconta molte storie. Quella di Vincenzo è la prima. L’uomo, umile custode del cimitero, sull’isola è stato costretto a seppellire corpi senza nome che non riesce a dimenticare. Ed ancora oggi continua ad accudire la loro memoria. Il conduttore ci fa ascoltare le concitate registrazioni delle richieste di aiuto in mare aperto su barconi in avaria che rischiano di affondare. Ultimi disperati tentativi di rimanere attaccati alla vita.Non tutti vedranno la terraferma. Molti resteranno in fondo al mare.
Vedremo molti degli oggetti che i migranti portano con sé durante la traversata nei quali è custodita la storia di un passato disperato. Ma sono oggetti che parlano anche di sogni, desiderio di vivere e di speranze, nonostante tutto.
Ascolteremo le testionianze di chi si è salvato e il racconto di coloro che hanno visto i compagni precipitare in fondo al mare.
Assisteremo al recupero del relitto del peschereccio in uno dei più grandi naufragi del Mediterraneo con circa 800 morti. Seguiremo l’impegno di Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa dell’Università di Milano che insieme a tanti esperti e ricercatori sta cercando di dare un nome a quelle vittime.
A cucire queste e altre storie le parole di un grande scrittore italiano, Andrea Camilleri, che ci porta a indagare le nostre paure e ad aprirci al futuro.
La prossima puntata ha per titolo “Onora il padre e la madre” e va in onda domenica 16 luglio ore 20:10 su Rai3